Paura a Borgo Nuovo: ventenne legato con lo scotch e rapinato in casa
Due uomini sono entrati in un appartamento di via Castellana e dopo aver messo tutto a soqquadro hanno portato via tablet, pc, cellulare e contanti. A chiamare la polizia è stato lo stesso ragazzo dopo essere riuscito a liberare polsi e caviglie
Hanno bussato alla porta di casa convincendo un ventenne ad aprirla, lo hanno aggredito e immobilizzato rubandogli poi computer, tablet e contanti. Due rapinatori hanno fatto irruzione ieri pomeriggio all’interno di un appartamento che si trova in via Castellana, all’altezza di via Bronte, nella zona di Borgo Nuovo. A lanciare l’allarme e contattare la polizia è stata la stessa vittima dopo essersi riuscito a liberare polsi e caviglie. Sull’episodio indaga la polizia.
Secondo una prima ricostruzione i rapinatori avrebbero atteso che il padre del ragazzo uscisse da casa. A quel punto uno di loro si sarebbe piazzato dietro la porta per suonare e farsi aprire, mentre l’altro sarebbe rimasto qualche metro dietro per non farsi vedere dallo spioncino. Non appena il giovane ha aperto gli sono saltati addosso, l’hanno colpito per cercare di stordirlo e lo hanno legato utilizzando del nastro adesivo.
Una volta neutralizzato il giovane la coppia di malviventi ha iniziato a cercare contanti e oggetti di valore ovunque, mettendo a soqquadro ogni stanza e racimolando un bottino composto da un tablet, un telefonino, un computer e circa 300 euro in contanti. Un blitz durato dieci minuti dopo i quali i rapinatori sono scappati. Solo allora lo studente è riuscito a liberarsi e a chiamare il 112 chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine.
I poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico hanno raggiunto l’appartamento e hanno ascoltato il racconto del giovane, ancora sotto shock per l’accaduto. Il ragazzo ha ricostruito tutte le fasi dell’assalto fornendo qualche dettaglio che potrebbe risultare utile per le indagini. Sul posto è intervenuto anche il personale delle Scientifica che ha eseguito i rilievi per individuare eventuali impronte digitali o altre tracce che potrebbero consentire l’identificazione dei rapinatori.