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Cronaca Politeama / Via Camillo Benso Cavour

Sparano a ex carabiniere per rapinarlo, il piano studiato tra i tavolini di un pub

Svelati i retroscena del colpo messo a segno lo scorso 6 ottobre in via Cavour, dove rimase ferito Mariano Ferro. Arrestati 4 componenti di una banda, tra questi il titolare di "Alex Pub" di via Spinuzza. Le fasi dell'agguato ricostruite dalle telecamere

Doveva  essere una “rapina sicura”. E’ finita a colpi di pistola - con la vittima viva per miracolo - e con un bottino di 50 euro. La polizia ha fatto luce sull’agguato a un ex carabiniere, Mariano Ferro (46 anni), messo a segno la notte del 6 ottobre scorso in via Cavour davanti alla sala scommesse Cesar Luxury Palace. Un colpo pianificato (male) alla Champagneria, uno dei luoghi più famosi della movida palermitana. Un componente della banda era già stato fermato (il tunisino Anes Boukadida), stamattina sono finiti invece in manette tre palermitani: Alessandro Bertolino, 22 anni, titolare dell’”Alex Pub” di via Spinuzza, Alessandro La Targia, 25 anni e Antonino Randazzo, di 35. I provvedimenti sono stati disposti dal gip Maria Pino su richiesta del pm Siro De Flammineis. Tutti gli arrestati dovranno rispondere dei reati di tentato omicidio, aggravato dai futili motivi, rapina aggravata, detenzione e porto illegale di pistola.

Ed è proprio tra i tavolini del pub di Bertolino che è stato pianificato il colpo. Un piano interamente ricostruito dagli uomini della Mobile grazie alle numerose telecamere presenti nella zona (GUARDA IL VIDEO) e dall’analisi dei tabulati telefonici dei tre. Ferro, ex carabiniere in pensione che ora gestisce un negozio di articoli per la casa, è un personaggio abbastanza conosciuto nella zona. Spesso va a giocare al Cesar Luxury e solitamente tiene molti contanti nel borsello. “Intorno alle 23,30 – spiega il capo della Mobile Silvio Como – due componenti della banda, Bertolino e Randazzo, entrano all’interno della sala scommesse per ‘spiare’ la vittima, cioè capire se sta vincendo oppure no. Avuta certezza della presenza dell’uomo e dei contanti, i due malviventi sono usciti, hanno incontrato i due complici e con loro hanno limato gli ultimi dettagli dell’agguato”.

Rapina a ex carabiniere in via Cavour, tre arresti

La “testa pensante” del commando è risultata essere proprio Bertolino - che durante l’agguato ha mantenuto una posizione defilata, stazionando proprio nei pressi del suo pub - immortalato mentre in piazza Verdi consegna la pistola a La Targia. Proprio quest’ultimo è il designato a compiere materialmente la rapina. Anes Boukadida ha il compito di fare “il palo” nelle vicinanze, mentre Randazzo staziona all’incrocio tra via Cavour e via Maqueda.

Sono le 4,30 circa quando la vittima esce dalla sala scommesse insieme a una donna. Dopo essere salito in auto viene avvicinato da La Targia, che gli intima di consegnargli il borsello. Qui qualcosa va storto: Ferro oppone resistenza e il malvivente, probabilmente preso dal panico, decide di sparare tre colpi di pistola che feriscono gravemente l’ex carabiniere. Quindi arraffa il borsello e scappa, seguito a ruota dal tunisino e da Randazzo. A indirizzare gli investigatori è dapprima il racconto della vittima. Poi le parole di Boukadida, fermato due giorni dopo il tentato omicidio.

Il modus operandi evidenzia che non si tratta di un colpo pianificato da professionisti, anche se tutti i protagonisti sono volti noti alle forze dell’ordine per piccoli reati. Intanto perchè i 4 non hanno considerato l’ipotesi che dalle 23,30 (orario del sopralluogo all’interno della sala scommesse) fino alle 4,30, la vittima avrebbe potuto perdere i soldi che aveva in tasca (come effettivamente avvenuto). Poi perchè non hanno minimamente tenuto conto della posizione delle telecamere e non hanno saputo “mantenere la calma” di fronte alla reazione della vittima. Resta la storia di un banda di insospettabili “compari” adesso accusati di tentato omicidio e che magari hanno architettato il colpo per uscire dalla monotonia delle serate della movida palermitana.

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