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Cronaca

Da Ballarò ad Asti per rapinare una banca: arrestati 6 palermitani

Sono accusati del colpo messo a segno lo scorso 17 febbraio ai danni della filiale Intesa Sanpaolo di corso Savona, fruttato 149 mila euro. Identificata anche la complice piemontese. Devono rispondere anche di sequestro di persona

Un viaggio breve da Palermo ad Asti, giusto il tempo di rapinare una banca e tornare a casa. Lo avrebbero compiuto nello scorso mese di febbraio sei palermitani, che sono stati arrestati dalla polizia. Sono accusati del colpo messo a segno lo scorso 17 febbraio ai danni della filiale astigiana della banca Intesa San Paolo di corso Savona, fruttata 149 mila euro. Con loro anche una complice piemontese. Oggi, dopo 7 mesi di indagini, sono scatatte le manette.

L'operazione è stata condotta dalle questure di Asti e Palermo e denominata "Mordi e fuggi". In manette sono finiti i palermitani: Carmelo Di Marzo, pregiudicato di 24 anni; Fabrizio Marchese, pregiudicato di 26 anni; Giuseppe Ingrassia, pregiudicato di 24 anni già in carcere per altro reato presso la casa circondariale Vercelli; Pietro Caracappa, pregiudicato 37enne già detenuto ad Alessandria. Sono stati sottoposti all'obbligo di dimora: Rosalia Adamo, pregiudicata palermitana di 25 anni; Pietro Adamo, pregiudicato di 30 anni domiciliato ad Asti; Deborah Carpico, pregiudicata astigiana di 29 anni.

Rapina in banca ad Asti, palermitani in manette

Secondo la ricostruzione della polizia, che ha passato al setaccio le immagini del circuito di videosorveglianza di Asti e intercettato 47.150 telefonate per un totale di centinaia di ore di ascolto, a eseguire materialmente la rapina sono stati i giovani pregiudicati palermitani "che hanno agito 'su commissione', potendo contare sulla connivenza e la copertura di coniugi astigiani (gli Adamo) e dei loro parenti". I palermitani sarebbero arrivati ad Asti il giorno precedente alla rapina, per ripartire poco dopo avere messo a segno il colpo.

"Ingrassia, Caracappa, Pietro Adamo e Deborah Carpico - sottolineano gli inquirenti - erano già stati interessati da provvedimenti restrittivi per la rapina perpetrata il 18 aprile scorso ai danni dell’ufficio postale di Asti. In quell'occasione vennero arrestati anche un due pluripregiudicati palermitani". Per la polizia si tratta quindi di "un gruppo criminale con base nella città di Asti e supportato da alcuni trasfertisti provenienti dalla Sicilia, dedito a organizzare e mettere a segno furti e rapine in banca".

Gli inquirenti definiscono gli arrestati dei "'professionisti del settore',  determinati e reattivi di fronte ad ogni criticità". Sono anche stati in grado di attendere, per un'ora, l’apertura della cassaforte temporizzata. Un rischio assunto perchè sapevano di potere contare sull’appoggio dei complici. I malviventi hanno anche portato via la cassetta di videoregistrazione interna della banca, nell’intento di rendere più difficile la loro identificazione.  

Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse il 10 agosto scorso e da allora gli indagati sono stati controllati e seguiti giorno dopo giorno attendendo il momento più opportuno per l'arresto. E' stato accertato che Carmelo Di Marzo, qualche giorno prima che scattassero le manette, era stato in vacanza in un noto resort di Taormina. Fabrizio Marchese si era invece concesso una vacanza in barca. Al loro rientro sono stati prontamente arrestati.

Marchese ha anche tentato la fuga lanciandosi letteralmente dalla finestra del primo piano della propria abitazione a Ballarò, ma è stato bloccato podo dopo.

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