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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Colpo da 50 mila euro in una banca di Arezzo, presi in autostrada 3 palermitani

In manette una banda di giovani ma esperti "professionisti" delle rapine. L'arrivo in Toscana, l'assalto, studiato nei minimi particolari, la razzìa e la fuga a bordo di una Fiat Uno

Hanno dai 22 ai 27, ma sono considerati dei professionisti delle rapina. Finiscono nei guai tre palermitani dopo avere assaltato una banca di Arezzo. La banda è stata fermata durante un controllo da una pattuglia della polizia stradale nel cuore della notte. Trovati in possesso di 50 mila euro in contanti, i palermitani sono stati inchiodati. Quei soldi, infatti, erano il provento del colpo messo a segno qualche ora prima alla filiale di San Cipriano nel comune di Cavriglia (Arezzo) della Banca del Valdarno. Le ricerche erano state diramate dalla centrale operativa della Questura di Arezzo. I tre sono stati intercettati lungo il tratto aretino dell'Autostradale.

UN COLPO STUDIATO. I palermitani erano appena arrivati in Toscana e avevano studiato il colpo nei particolari. Partenza in auto con il traghetto da Messina, la sera di domenica scorsa, arrivo nella zona di Arezzo, a Cavriglia, per rapinare la Banca del Valdarno situata in una zona poco trafficata e facile da abbandonare. L'assalto è scattato ieri alle 13.10, a ora di pranzo. A quell'ora non c'erano clienti. I palermitani sapevano che dopo poco il temporizzatore della cassaforte si sarebbe sbloccato.

LE FASI DELLA RAPINA. Uno dei tre, passata la porta girevole, ha scavalcato il bancone e minacciato il direttore, consentendo l'ingresso ai due complici, che attendevano fuori, sdraiati sui sedili di un'auto. I due banditi avevano il volto in parte coperto dal cappuccio di una felpa. La banda ha razziato oltre 50 mila euro in contanti ed è fuggita con una Fiat Uno la cui targa è stata memorizzata da una cliente che ha contattato il commissariato locale. I poliziotti, visionate le immagini a circuito chiuso della banca, hanno diramato le ricerche dell'auto e dei rapinatori, fornendo particolari sul loro abbigliamento.

L'ARRESTO IN AUTOSTRADA. I tre sono stati presi all'altezza di Lucignano. I poliziotti della stradale hanno visto che uno di loro cercava di nascondersi sdraiato sul sedile posteriore e hanno ricollegato abbigliamento e tratti somatici dei tre ai rapinatori della Banca del Valdarno. Dalla perquisizione sono usciti fuori 52 mila euro, che i tre avevano già spartito, riservando una quota maggiore al capo. Il cerchio si è chiuso in caserma: qui il direttore della banca ha riconosciuto i banditi. Gli investigatori hanno isolato sulla Fiat Uno, abbandonata dai rapinatori, un'impronta digitale compatibile con quella di uno di loro. I tre, autori di altre rapine, sono stati arrestati. Attualmente si trovano in carcere ad Arezzo.

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