Ciminna, assalto a un distributore di benzina: picchiano il custode e scappano con soldi e sigarette
Tre uomini, incappucciati e armati, hanno preso di mira un impianto Esso che si trova sulla strada statale 121. Dopo essere stati scoperti hanno aggredito il dipendente, gli hanno sottratto le chiavi e sono entrati nell'attività portando via bottino del valore di oltre 3 mila euro
Avrebbero provato a svuotare la cassa automatica di un distributore di benzina e una volta scoperti avrebbero anche picchiato il custode per portare a termine il piano. Una rapina è stata messa a segno questa notte a Ciminna. Nel mirino un impianto della Esso che si trova lungo la strada statale 121, all’altezza del chilometro 221.
Secondo una prima ricostruzione tre uomini, incappucciati e armati, sono entrati in azione intorno alle 2 puntando dritti verso la cassa automatica. Mentre cercavano di forzarla è arrivato il custode che ha tentato di metterli in fuga. I rapinatori invece, forti della superiorità numerica, lo hanno aggredito e gli hanno rubato un mazzo di chiavi che avrebbe consentito loro di entrare nel bar annesso all’impianto.
A quel punto avrebbero agito indisturbati e in pochi minuti sarebbero riusciti a portare via il registratore di cassa dell’attività e numerose stecche di sigarette. Il bottino del colpo ammonterebbe a poco più di tremila euro. Dopo la loro fuga il dipendente ha lanciato l’allarme al 112 chiedendo l’intervento dei carabinieri che lo hanno subito raggiunto.
I militari hanno ascoltato il racconto della vittima e acquisito le immagini di alcune telecamere che potrebbero aver immortalato la scena mentre il custode, un uomo di 50 anni, è stato portato con un’ambulanza al pronto soccorso del Buccheri La Ferla. I medici, dopo avergli riscontrato ecchimosi ed escoriazioni, lo hanno dismesso con una prognosi di 5 giorni.
Nei giorni scorsi sono stati messi a segno quattro furti che potrebbero essere riconducibili alla "banda del flex". I primi tre sono avvenuti a distanza di poco tempo l'uno dall'altro tra Partanna e Mondello, a Palermo. La quarta attività a finire nel mirino è stata la Esso che si trova in via Enrico Alliata, a Casteldaccia. Sui quattro episodi indagano carabinieri e polizia.