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Cronaca

Sindacati Rap a confronto col nuovo amministratore: "Soluzioni in tempi brevi o sarà protesta"

Il vertice è servito a mettere sul tavolo le questioni ancora aperte, dagli extra costi di Bellolampo ai crediti vantati nei confronti del Comune. I rappresentanti dei lavoratori: "Non resteremo certamente passivi di fronte a un nuovo rischio di disequilibrio economico-finanziario le cui responsabilità vanno cercate altrove"

Primo incontro tra i sindacati e il nuovo amministratore unico della Rap Girolamo Caruso. Un vertice servito a mettere sul tavolo  le questioni aperte. "Abbiamo ribadito le problematiche che attanagliano l’azienda di piazzetta Cairoli, extra costi dovuti alla chiusura della discarica di Bellolampo, la ricapitalizzazione ferma da anni, i circa 55 milioni di crediti vantati nei confronti del Comune, nonché l’imminente saturazione della discarica di Bellolampo ed il serio rischio di ulteriori extra costi", spiegano i rappresentanti di Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel e Filas per voce di, rispettivamente, Giuseppe Spataro,  Vincenzo Traina,  Francesco Sinopoli Agostino Cospolici e Carmelo Giallombardo. 

I sindacalisti sottolineano che "Caruso si è assunto l’impegno di approfondire con l’amministrazione comunale le tematiche trattate e proverà a darà risposte nei prossimi 10 giorni con un nuovo incontro fissato per venerdì 11" .

Se per quella data non avranno delle risposte, le sigle si dicono pronte alla mobilitazione."Era febbraio - aggiungono - quando accogliendo l’invito rivolto dal prefetto di Palermo, abbiamo sospeso lo stato di agitazione. Purtroppo sono passati 4 mesi e gliimpegni assunti nel corso di quei due incontri con l’amministrazione comunale non si sono concretizzati. Nel frattempo l’azienda  ha cambiato per ben tre volte la governance ed il clima generale della politica comunale ha evidenziato molteplici lacerazioni. Al sindaco, alla sua Giunta e all’intero Consiglio comunale rivolgiamo l’appello di formalizzare in tempi rapidi tutti gli atti necessari a restituire serenità all’azienda e ai 1670 lavoratori, l’approvazione del bilancio consuntivo del 2020 è alle porte, non resteremo certamente passivi di fronte ad un nuovo rischio di disequilibrio economico-finanziario le cui responsabilità vanno cercate altrove".

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