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Cronaca

Rifiuti, il Comune risponde ai 5 Stelle: "Rap, società pienamente in regola"

In una nota arrivata da Palazzo delle Aquile, l'amministrazione replica alla denuncia dei deputati pentastellati secondo cui la società che gestisce il servizio di raccolta di rifiuti non opererebbe legittimamente

In riferimento alle affermazioni di Claudia Mannino, del Movimento Cinque Stelle, in merito alla legittimità del servizio sulla raccolta dei rifiuti reso da Rap a Palermo, il Comune puntualizza in una nota: "La Rap è stata costituita dall'amministrazione per svolgere i servizi di igiene urbana nella città in virtù del contratto di affitto stipulato il 23 luglio 2013, con le Curatele di Amia Spa e Amia Essemme e del successivo contratto di cessione stipulato il 28 febbraio 2014. Le autorizzazioni originariamente in capo al cedente si sono trasferite al cessionario. In ragione di quanto sopra esposto la Rap ha presentato istanza all’Albo Gestori Ambientali, dopo avere predisposto la documentazione necessaria, al fine del perfezionamento delle procedure di voltura delle autorizzazioni, in virtù della intervenuta cessione".

Nel comunicato si spiega: "E’ doveroso evidenziare che nelle more del perfezionamento dell’iter, il sindaco ha autorizzato la Rap a gestire il servizio dei rifiuti urbani, di igiene ambientale e conferimento in discarica, avvalendosi di tutti i mezzi e le attrezzature idonee a qualsiasi titolo detenute. Si fa presente, pertanto, che Rap ha legittimamente effettuato il servizio di raccolta dei rifiuti a Palermo e che tutte le informazioni necessarie sono state tempestivamente fornite al Movimento 5 stelle".

Il presidente della Rap Sergio Marino ha dichiarato: "Riconoscendo il valore politico e democratico svolto dai nostri deputati si auspica una diversa e più forte forma di comunicazione con la Azienda onde evitare che una informazione parziale possa portare inutili danni a chi, con difficoltà enormi, cerca di superare una fase critica i cui effetti ancora prevalgono sulle strategie aziendali di sviluppo. Si ricorda come, purtroppo, la mancata proroga del Commissariamento di Bellolampo ha, di fatto, riversato su Rap, Comune ed in definitiva cittadini gli enormi costi di gestione post mortem delle vecchie vasche di Bellolampo. Non è stato questo un successo di nessuno  - conclude Marino  - bensì una sconfitta per tutti anche per coloro che ne sono stati inconsapevoli promotori”.

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