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Cronaca

Flop raccolta differenziata: la Rap spende 35mila euro per stoccare 22mila bidoni

Effetti collaterali di un "porta a porta" che stenta a decollare. L'azienda di piazzetta Cairoli ha incaricato una ditta privata di sistemare i carrellati e i secchielli non ancora distribuiti ai cittadini. Verranno tenuti in magazzino fino al 2 maggio 2019

Che la raccolta differenziata "porta a porta" non sia ancora decollata è storia nota. Meno noti sono alcuni degli effetti collaterali dei ritardi accumulati da Palermo Ambiente e dalla Rap nel portare avanti il programma "Palermo differenzia 2": come ad esempio i 34.800 euro spesi dall'azienda per trovare una collocazione ai 22mila bidoni carrellati ancora da distribuire ai cittadini. 

La società di piazzetta Cairoli ha così emanato una manifestazione d'interesse per trovare un'area idonea al deposito dei carrellati da 240 litri e 360 litri, più 900 pedane di secchielli. Un luogo, come viene scritto nell'avviso, "conforme alla vigente normativa in materia di sicurezza, salute sui luoghi di lavoro e prevenzione incendi". L'avviso si è reso necessario dopo che la curatela fallimentare di Amia ha venduto il deposito di Partanna Mondello, in precedenza affittato alla Rap. In questo deposito, sequestrato per carenze all'impianto antincendio e in seguito dissequestrato, si trovava il materiale.

Nell'arco di un paio di mesi la procedura attivata dalla Rap, in seguito all'avviso emanato, è arrivata a conclusione lo scorso maggio. L'azienda ne ha dato notizia nella sezione trasparenza del suo sito internet: ad aggiudicarsi la fornitura è stata una ditta privata, la B.C.R. Edil impianti, che dovrà stoccare bidoni e kit per la differenziata fino al 2 maggio del 2019. 

Deduzione a margine: il programma "Palermo differenzia 2" (tutti i sei step), bene che vada, non verrà completato prima di un anno. A meno che non ci sia un'improvvisa accelerazione da parte di Palermo Ambiente e della Rap nella distribuzione dei kit. "Anziché spendere 34.800 euro per stoccare i bidoni, perché la Rap non spendeva questi soldi per accelerare il 'porta a porta' nelle altre aree previste?" domanda il consigliere comunale Antonino Randazzo (M5S). 

La situazione in cui si trova il centro città, tuttavia, dimostra che non basta partire. Perché poi bisogna investire in mezzi e risorse umane per effettuare una differenziata di qualità. Ad oggi la Rap impiega 450 dipendenti su 1.900 nella raccolta differenziata. Pochi, come sostengono i sindacati. E per di più - a detta della stessa azienda - con mezzi insufficienti.

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