"Congelate" le dimissioni dei vertici di Rap: Li Causi e Norata restano in carica
Decisivo il faccia a faccia col sindaco, che avrebbe fornito rassicurazioni sul pagamento delle somme dovute dal Comune all'azienda. L'intervento del sindaco smorza (al momento) le tensioni, rinviato il Consiglio d'amministrazione
I vertici della Rap "congelano" le dimissioni. La decisione è maturata stamattina al termine di un faccia a faccia tra il sindaco Leoluca Orlando e il presidente Giuseppe Norata. Sia Norata sia il direttore generale Roberto Li Causi, che ieri aveva rimesso il mandato nelle mani del Cda, restano quindi in sella (almeno per il momento) all'ex municipalizzata che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Di conseguenza è stato rinviato il Consiglio di amministrazione previsto a mezzogiorno di oggi. A smorzare le tensioni, dopo la bufera scoppiata ieri, sono state le rassicurazioni che avrebbe fornito il sindaco. Orlando avrebbe infatti promesso a Norata che il Comune regolerà le pendenze con Rap. L'azienda rischia di non sopravvivere ad una crisi di liquidità dovuta agli extra costi (21 milioni) sostenuti per portare i rifiuti fuori Palermo dopo la saturazione di Bellolampo, a circa 50 milioni di fatture non pagate dal Comune, al Pef Tari non approvato. Come se non bastasse, Rap non ha ancora incassato i 7,5 milioni promessi dalla Regione per la gestione delle vasche esauste della discarica cittadina.
A portare Li Causi e Norata verso le dimissioni (oggi "congelate") è stato il "no" di Palazzo delle Aquile al pagamento della fattura relativa agli extra costi. Ma anche la mancata convocazione all'incontro di ieri tra il sindaco e le organizzazioni sindacali, che oggi hanno confermato lo stato di agitazione. "Anche se abbiamo avuto conferme del fatto che lo stipendio dei dipendenti Rap sarà pagato la prossima settimana per via del bonifico di 6 milioni da parte del Comune all'azienda, la protesta - avviata non solo per le questioni legati alle retribuzioni - resta in piedi".
Così Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel e Filas, che aggiungono: "Per quanto riguarda il pagamento degli extra costi dell’anno 2020 pari a 21 milioni di euro, è stato certificato che senza l’approvazione del Consiglio comunale le risorse non potranno arrivare in azienda e, questo, sbilancerebbe i conti dell’azienda creando serie difficoltà. Il sindaco, il vicesindaco e l’assessore Marino si sono quindi impegnati a portare l’atto in Consiglio per la sua approvazione ed hanno fissato un nuovo incontro sindacale per il prossimo 2 marzo".
I sindacati hanno chiesto all'amministrazione comunale "il mantenimento della governance politica e tecnica della Rap per non creare ulteriori criticità all’azienda in un momento così delicato". Il sindaco, dopo aver parlato con Norata e già ieri con un'altra componente del Cda in proncinto di lasciare (Alessandra Maniscalco), ha ritenuto di proseguire con l'attuale assetto societario. Al contempo ha dato mandato al direttore generale del Comune, Antonio Le Donne, di predisporre una relazione sullo stato dei rapporti economici con Rap e sulla tenuta dei conti dell’azienda. Che, secondo l'amministrazione, non sarebbero a rischio. Notizia che dovrebbe rendere nota l'assessore all'Ambiente, Sergio Marino, nel corso di una conferenza stampa convocata alle 17.