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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Zen

Raid nella scuola dello Zen, caso finisce a Roma: "Più controlli nei quartieri ad alta densità mafiosa"

Si muove il Movimento 5 Stelle: depositate due interrogazioni parlamentari, una indirizzata al Ministro dell’interno e l’altra al Ministro dell’istruzione, dopo l’ennesimo blitz vandalico subito dall'istituto Falcone

Due interrogazioni parlamentari, una indirizzata al Ministro dell’interno e l’altra al Ministro dell’istruzione, sono state depositate dopo l’ennesimo raid vandalico subito dalla scuola “Falcone” nel quartiere Zen. A depositare gli atti sono state le parlamentari Roberta Alaimo e Vittoria Casa del Movimento 5 Stelle, al fine di informare i ministri Lamorgese e Azzolina, e supportare le scuole siciliane nella pianificazione di azioni di controllo, monitoraggio e sicurezza dei plessi scolastici più a rischio.

“Siamo di fronte - scrive la deputata Alaimo nella sua interrogazione - ad attacchi vili e delinquenziali a carico di luoghi e spazi realizzati per garantire il diritto alla crescita e al benessere dei più piccoli; è evidente che non si tratta di piccoli furti ma di veri e propri atti di mafia che vede negli istituti scolastici la presenza e il controllo dello Stato nei territori”.

“Oltre all’ingente danno economico, questi episodi segnalano un clima intimidatorio e di ostilità nei confronti delle scuole - si legge nell’interrogazione di Vittoria Casa - Per tale motivo appaiono indispensabili azioni di tutela e prevenzione affinché in futuro tali episodi possano essere evitati”.

A sottoscrivere l’interrogazione sono stati molti parlamentari siciliani, tra cui i palermitani Valentina D’Orso e Adriano Varrica. Solidarietà è stata espressa anche dal sottosegretario Steni Di Piazza. “Come delegazione palermitana - concludono i parlamentari - chiediamo di incrementare la presenza delle forze dell’ordine nei quartieri ad alta densità mafiosa e nei pressi degli istituti scolastici palermitani colpiti da tali atti vandalici, e l’istituzione di un incontro con il coinvolgimento del prefetto, del questore e del sindaco di Palermo al fine di analizzare il fenomeno e adottare le misure preventive più idonee ed immediate”.

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