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Cronaca

Stop ai rifiuti in strada dopo i mercatini, la Rap fornirà i contenitori agli ambulanti

Il Comune prolunga l'orario di vendita fino alle 18 e in cambio chiede ai commercianti di lasciare pulite le postazioni. Lo prevede un'ordinanza del sindaco Orlando, che verrà sperimentata domani e sabato 18 dicembre in cinque zone della città. Felice (Confimprese): "Siamo considerati brutti, sporchi e cattivi. Ora non abbiamo più alibi"

Il Comune accoglie la richiesta di prolungare fino alle 18 l'orario di cinque mercatini del sabato, a patto che gli ambulanti lascino pulite le loro postazioni. Lo stabilisce un'ordinanza firmata qualche giorno fa dal sindaco Leoluca Orlando, pronto a revocare il provvedimento - valido domani e sabato prossimo - qualora i mercatari non dovessero conferire i rifiuti negli appositi contenitori forniti dalla Rap.

I mercatini coinvolti in questo vero e proprio test sul decoro sono quelli che si svolgono il sabato in via Galilei, via Puglisi e via Cirrincione (zona Fiera) e via Oreto nuova, via Paulsen (zona Calatafimi) e a Borgo Nuovo. Anche se non faranno la differenziata, gli ambulanti sono tenuti ad agevolare il lavoro della Rap e dovranno smontare le bancarelle entro un'ora dalla fine delle attività di vendita, cioè alle 19. Questo è ciò che prevede il patto tra Comune e Confimprese, associazione di categoria maggiormente rappresentativa tra i mercatari.

Da sempre, a Palermo, l'amministrazione comunale tollera gli ambulanti che - senza distinzioni di sorta - insozzano di rifiuti le aree in cui si svolgono i mercatini. Le "cartoline" dai quartieri sono imbarazzanti, al limite dell'inverosimile: immondizia dappertutto, cittadini e automobilisti costretti a fare lo slalom tra cassette di frutta, scarti di pesce e ortaggi, resti di ghiaccio, bottiglie di vetro; ma anche buste di plastica e carta che con il vento volano via e non vengono più recuperate. Una situazione insostenibile che tra l'altro costringe la Rap ad un super lavoro (non sempre efficace) alla fine di ogni mercatino.  

Con questa ordinanza, che punta ad attenuare la crisi del settore prolungando gli orari di vendita, gli ambulanti hanno gli occhi puntati addosso. Lo sa bene Confimpresa che, attraverso il presidente Giovanni Felice, afferma a PalermoToday: "Ad oggi siamo considerati brutti, sporchi e cattivi. Un giudizio che reputiamo pesante e ingiusto, ma bisogna riconoscere che l'immagine che offriamo conferma questa considerazione. Finora non siamo mai riusciti a trovare un'intesa con la Rap, in quest’occasione sperimentiamo una modalità semplice di raccolta dei rifiuti".

"Si deve quindi evitare - ammonisce Confimprese, rivolgendosi ai suoi associati - che la spazzatura si sparga per l’intero mercato aumentando le difficoltà di pulizia della Rap. Sabato non avremo nessun alibi, abbiamo la possibilità di dimostrare che se supportati siamo in grado di lasciare i mercati puliti e di smentire la fama che ci siamo costruiti, abbiamo la possibilità di dimostrare che siamo una categoria onesta, laboriosa e meritevole di fiducia. Gli ambulanti devono sapere che se Confimprese Palermo perde credibilità, saranno loro a perdere credibilità, saremo tutti noi a perdere capacità contrattuale".

Secondo quanto riferisce Felice, a gennaio l'operazione mercatini puliti dovrebbe entrare a regime. Se il test al momento limitato al sabato verrà superato, la raccolta dei rifiuti affidati agli ambulanti sarà estesa a tutti i mercatini. "Intanto - dice il presidente di Confimprese - partiamo così, l'idea però è di passare gradualmente alla raccolta differenziata". 

Affinché le aree mercatali vengano realmente lasciate pulite serviranno anche i controlli della polizia municipale: non solo nel perimetro dei mercatini, ma anche all'esterno, laddove spesso si piazzano gli abusivi. Insomma, anche il Comune - con le sue articolazioni (e i vigili urbani ci rientrano a pieno titolo) - non avrà alibi. Si tratta di una questione di civiltà.      

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