rotate-mobile
Cronaca

Salario minimo a 10 euro l'ora, Rifondazione comunista lancia una raccolta firme

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".

Così recita l'articolo 1 della nostra Costituzione "ma francamente - afferma Frank Ferlisi, segretario provinciale di Palermo di Rifondazione comunista - sembra che tutti facciano a gara per dimenticarselo. Per questa ragione oggi, 2 giugno, Festa della Repubblica, in numerose città italiane inizia una campagna di raccolta firme promossa da Rifondazione comunista e da altre forze di Unione popolare per un disegno di legge di iniziativa popolare che ci vedrà per sei mesi nelle piazze, davanti alle fabbriche e dove le condizioni di sfruttamento si manifestano con maggiore crudezza. Una legge che prevede che il salario minimo non possa essere inferiore ai 10 euro l'ora. Una legge che già esiste in non pochi paesi europei mentre qui in Italia è stata osteggiata da tutti i governi che si sono susseguiti negli ultimi anni. In Italia abbiamo le retribuzioni più basse d’Europa (meno 2,9% negli ultimi trent’anni) ferite ulteriormente da un’inflazione feroce causata dalle manovre speculative originate dalla guerra. Per tale ragione la nostra proposta prevede l’indicizzazione automatica del salario minimo orario. Questo il nostro obiettivo", conclude Ferlisi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Salario minimo a 10 euro l'ora, Rifondazione comunista lancia una raccolta firme

PalermoToday è in caricamento