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Cronaca

Classifica della qualità della vita, Palermo sempre in fondo: solo 8 città sono messe peggio

Posizione numero 99 nella graduatoria annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma. Il capoluogo siciliano se la passa meglio soltanto in confronto a: Catania, Caltanissetta, Vibo Valentia, Taranto, Siracusa, Foggia, Napoli e Crotone

Palermo stabile per qualità della vita e sempre in fondo alla classifica. A certificarlo è la classifica annuale di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, giunta alla edizione numero 23. Come lo scorso anno Palermo è 99esima nella graduatoria nazionale su 107 città. Questo il risultato ottenuto nel 2021 nella tradizionale graduatoria finale stilata dal quotidiano economico. E' la somma degli indicatori popolazione, affari e lavoro, ambiente, sicurezza, salute, tempo libero e reddito.

A compiere la scalata della classifica 2021 le grandi città del Nord Italia, spiega il quotidiano. "Non a caso - si legge - al primo posto si posiziona Parma, che guadagna ben 39 posizioni rispetto allo scorso anno. Un importante balzo in avanti lo fanno anche Torino, Milano, Trieste, Bologna e Firenze. Al contrario le realtà più piccole, e non solo quelle del Sud, sembrano quest’anno scivolare lungo un piano molto inclinato. Tra le province che perdono maggiori posizioni troviamo infatti Como, L’aquila, Belluno, Udine, Varese, Rovigo, Prato, Benevento, Fermo, Rieti e Nuoro".

Due le ragioni di questo sconvolgimento, spiega Italia Oggi: "Da una parte le metropoli hanno dimostrato di saper affrontare meglio la pandemia da Covid-19, tanto che, pur essendo state nel 2020 penalizzate da questa emergenza, nel 2021 hanno saputo riprendersi con maggior rapidità, dimostrando una resilienza più accentuata rispetto a quella dei centri di minori dimensioni. Il secondo motivo è metodologico: ci si è accorti infatti che la classifica degli anni scorsi finiva per sovrappesare un indicatore, quello della popolazione (che contiene le classifiche di densità demografica, emigranti, morti in percentuale, immigrati, istruzione, nati vivi in percentuale, e numero medio dei componenti della famiglia) rispetto a tutti gli altri e si è deciso quindi di ridimensionarlo attribuendogli un peso uguale o di poco superiore ad affari e lavoro, ambiente, sicurezza, salute, tempo libero e reddito: probabilmente anche questo ha contributo a migliorare la posizione dei grandi centri rispetto ai piccoli".

Al contempo si accentua la distanza tra le province del Nord e del Sud del Paese: nelle ultime dieci posizioni c'è Palermo, che fa meglio di Barletta Andria-Trani e Messina. Sotto Palermo in classifica ci sono solo: Catania, Caltanissetta, Vibo Valentia, Taranto, Siracusa, Foggia, Napoli e Crotone.

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