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Cronaca

Pubblicato l'annuario della città: a Palermo più morti che nati

Sul sito istituzionale del Comune ecco l'edizione 2013 di Panormus: i decessi hanno superato le nascite, seppur di pochissimo. In aumento turisti e rapine, circa 3 mila i matrimoni, di cui quasi il 30% con rito civile

E’ stata pubblicata sul sito istituzionale, www.comune.palermo.it, l’edizione 2013 di Panormus, l’Annuario di Statistica del Comune di Palermo, elaborato dal Servizio Statistica. Una superficie territoriale pari a quasi 160 Km2, una temperatura media di 18,9 °C, una popolazione di 678 mila abitanti e 269 mila famiglie, oltre 30 mila stranieri (pari al 4,5% dei residenti), circa 3 mila matrimoni, di cui quasi il 30% con rito civile, 94 mila studenti nelle scuole elementari, medie e superiori, e oltre 42 mila studenti universitari, 229 sportelli bancari, un reddito medio pro-capite di poco superiore ai 10 mila Euro, un tasso medio d’inflazione dello 0,6%. E ancora, più di un milione e 400 mila presenze turistiche (in aumento turisti e rapine), 382 mila autovetture e 122 mila moto circolanti, 2 mila e 500 incidenti stradali, 3 mila e 700 compravendite di immobili residenziali: sono soltanto alcune delle informazioni contenute nell’Annuario, numeri che mettono in luce la complessità di Palermo.

Città che, in base ai risultati ufficiali del 15° Censimento generale della popolazione, si conferma la quinta città d’Italia per numero di abitanti, dopo Roma, Milano, Napoli e Torino, e prima di Genova. L’Annuario Panormus, suddiviso in 10 capitoli, offre – in più di 190 pagine ricche di grafici e tabelle – la più completa raccolta di dati e informazioni statistiche relativi alla città di Palermo e, in alcuni casi, alle sue otto Circoscrizioni amministrative. L’Annuario è disponibile, in pdf, sul sito del Comune di Palermo, www.comune.palermo.it/statistica.php, dove è possibile consultare anche altri approfondimenti statistici sulla città realizzati dall’Ufficio Statistica.

Con riferimento al movimento naturale della popolazione, nel corso del 2013 si sono registrati 6.266 nati, in diminuzione dell’1,3% rispetto ai nati del 2012. Per il settimo anno consecutivo il numero dei nati si è fermato sotto quota 7 mila, ai minimi degli ultimi 50 anni. Il numero dei decessi nel 2013 è stato pari a 6.278 unità, in diminuzione del 4,3% rispetto ai morti del 2012. Il saldo naturale, ovvero la differenza fra nati e morti, che nel 1980 era pari a +7.248, e che per tutti gli anni ’80 ha oscillato intorno a quota 5 mila, a partire dal 1998 è sceso sotto quota 2.000, e nel 2007 è sceso per la prima volta sotto quota mille. Negli anni successivi il saldo è ulteriormente sceso, fino a quota 459 nel 2009 per poi risalire nel 2010 a 514. Nel 2011 il saldo naturale ha ripreso a diminuire, e nel 2012 per la prima volta è risultato negativo, con il numero di morti superiore di 212 unità rispetto al numero di nati. Anche nel 2013 il numero di morti ha superato il numero di nati, anche se di 12 unità soltanto. Fra le principali cause di morte del 2013, primeggiano – come negli anni passati – quelle legate a malattie del sistema circolatorio (38% del totale dei decessi) e ai tumori (26,5% del totale dei decessi).

Con riferimento al movimento migratorio, si sono registrati 11.752 immigrati, in diminuzione del 6,2% rispetto al 2012. Sul fronte delle cancellazioni, si sono registrati 12.602 emigrati, in diminuzione del 12,9% rispetto al 2012. Il saldo migratorio, pari alla differenza fra immigrati ed emigrati, nell’arco di tempo considerato (a partire dal 1980), è sempre risultato negativo, con la sola eccezione del 1981 e del 1982, gli unici due anni in cui il numero degli immigrati è stato superiore al numero degli emigrati. Nel 2013 il saldo migratorio si è attestato a quota -850.

Gli stranieri iscritti in anagrafe alla fine del 2013 hanno superato quota 30 mila, attestandosi a 30.652, con un incremento del 3,2% rispetto al 2012. L’incidenza degli stranieri sul totale della popolazione è pari al 4,5%. L’analisi delle aree geografiche di provenienza fa emergere che oltre un terzo degli stranieri residenti a Palermo sono cittadini di un Paese dell’Asia Centro Meridionale. Seguono i cittadini dell’Unione Europea  (17,1% del totale degli stranieri), quelli dei Paesi dell’Africa Occidentale (13,5%) e quelli dei Paesi dell’Africa Settentrionale (11,7%). Passando dalle aree geografiche ai singoli Paesi di provenienza, emerge che a Palermo vivono due consistenti comunità straniere, che da sole assorbono oltre un terzo del totale degli stranieri: i bengalesi (cittadini del Bangladesh) e i singalesi (cittadini dello Sri Lanka).

Capitolo giustizia. A Palermo, nel 2012, sono stati denunciati complessivamente 36.948 reati, con un incremento rispetto al 2011 di 2.040 delitti, pari al 5,8%. Il tasso di delittuosità totale è passato da 5.329,5 a 5.633,1 delitti ogni 100 mila abitanti. I furti complessivamente sono cresciuti del 6,6%, passando da 20.811 nel 2011 a 22.182 nel 2012. Gli scippi sono passati da 613 a 651, con un incremento del 6,2%, mentre i furti con destrezza (ovvero i borseggi) sono cresciuti del 13,3%, passando da 1.244 a 1.409.

Le rapine in complesso hanno fatto registrare un sensibile incremento, passando da 1.371 nel 2011 a 1.663 nel 2012 (+21,3%). Più in particolare, le rapine in banca sono cresciute del 94,4% e le rapine in uffici postali del 150%. In aumento le rapine nei confronti di cittadini in pubblica via (+9,8%). In sensibile aumento anche le rapine presso esercizi commerciali (+43,9%). Nel confronto con i grandi Comuni, i tassi delle rapine in abitazione, in banca e in uffici postali di Palermo sono fra i più elevati.

Dal punto di vista economico il reddito è diminuito, dal 2011 al 2012, dello 0,3%, a fronte di una diminuzione del numero di contribuenti dello 0,7%. Conseguentemente, il reddito medio per contribuente è cresciuto dello 0,5%, passando da 25.612,95 euro a 25.734,63 euro. Nel confronto con le altre grandi città italiane, Palermo è fortemente penalizzata: in base al reddito medio per residente precede soltanto Catania e Napoli.

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