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Cronaca Brancaccio

Brancaccio piange Giuseppe, psicosi meningite: "L'ospedale non è in quarantena"

Quartiere in lacrime per il piccolo di 14 mesi, migliorano le condizioni della sorella (che non è stata contagiata). Nelle ultime ore girano su Whatsapp messaggi allarmanti, ma privi di fondamento. Dall'Asp: "Una 'bufala'. Sottoposti a profilassi solo i parenti più stretti".

Mentre Brancaccio piange la scomparsa di Giuseppe, sugli smartphone di mezza città viaggia la psicosi di mamme e papà e la falsa notizia dell'Ospedale dei Bambini in quarantena. Il decesso del piccolo, stroncato a 14 mesi per una sepsi meningococcica fulminante, ha fatto sì che in molti facessero girare informazioni prive di fondamento. "E' assolutamente una 'bufala'. E per lo stesso motivo - dichiara l'epidemiologo dell'Asp Nicola Casuccio - è stata consigliata la profilassi antibiotica solo per i parenti più stretti o per chi frequentava abitualmente casa loro. Le attività dell'ospedale procedono regolarmente e non c'è nessun pericolo di contagio". Intanto migliorano le condizioni della sorellina di 3 anni. A scopo precauzionale era stata ricoverata anche lei per un’infiammazione delle vie aeree che aveva fatto temere il peggio, ma fortunatamente si sarebbe trattato di una semplice faringite.

Giuseppe aveva iniziato a stare male già da lunedì, costringendo i genitori a portarlo il giorno successivo nell’ospedale di via dei Benedettini. Nonostante le cure - hanno spiegato dall’ospedale - le sue condizioni generali sono peggiorate rapidamente, tanto da richiedere un trattamento intensivo che ha reso necessario l’immediato trasferimento nel reparto di Rianimazione pediatrica. In appena 12 ore la situazione è precipitata e il piccolo si è spento mercoledì mattina. Dopo l’accaduto è stato informato il dipartimento di Epidemiologia dell’Asp che ha avviato gli accertamenti del caso e disposto la profilassi antibiotica per i parenti più stretti che negli ultimi giorni erano entrati in contatto con il bimbo.

Ospedale dei bambini-3Risulta che Giuseppe avesse ricevuto solo una delle tre dosi previste di vaccino esavalente (solitamente somministrate al 3°, 5° e 11° mese di vita) ma non quello per il meningococco di tipo B. "Non è possibile però stabilire se il vaccino - spiegano dall'ospedale - avrebbe potuto evitare l'infezione fulminante che ha colpito il bambino".

Dopo il decesso il piccolo è stato portato nella camera mortuaria dell’ospedale prima di tornare dalla sua famiglia in vista della veglia funebre e del funerale, lasciando il tempo ad amici, parenti e residenti di Brancaccio di porgergli un ultimo saluto. Tra questi anche lo zio del bambino, l’attore Alfredo Li Bassi conosciuto per aver interpretato la parte di Carmelo Vella dei film "Mery per sempre" e "Ragazzi fuori".

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