Mercatino di Natale, proteste dei commercianti per le casette di legno nelle vie Ruggero Settimo e Amari
Attacco di Confcommercio e dell'associazione Ruggiero Settimo all'amministrazione comunale: "Ci ritroviamo 'tombati' e c'è il rischio di assembramenti". Chiesto lo spostamento nelle vie Pilo e Magliocco. L'assessore Martorana: "Abbiamo rispettato il distanziamento e le vetrine non vengono oscurate"
Il mercatino di Natale, con le casette in legno posizionate in via Ruggero Settimo e via Amari, non va giù ai commercianti. Confcommercio se la prende con l'amministrazione comunale, rea di non aver condiviso questa scelta, e parla di "schiaffo agli imprenditori, che si ritrovano 'tombati', con scarsa visibilità, nel periodo dell’anno di maggiore afflusso".
Così scrive Patrizia Di Dio in una lettera di fuoco recapitata a Palazzo delle Aquile, in cui esprime tutto il dissenso degli esercenti nei confronti non solo del Comune ma anche alla Sovrintendenza, che ha avallato il montaggio delle "capanne" in cui si vendono prodotti artigianali ed enogastronomici. L'occupazione del salotto buono della città, "a discapito delle nostre attività imprenditoriali", viene definita una "vera e propria beffa"
"Prendiamo atto ancora una volta dell’assoluta incapacità di questa amministrazione di interloquire con le forze produttive della città e sottolineiamo che questa decisione va anche in totale contrasto con le scelte assunte dalla stessa amministrazione che, qualche anno fa, aveva deciso che l’area, di riconosciuto interesse identitario e monumentale, non sarebbe stata più concessa per iniziative poco rispondenti agli interessi di decoro e generali. Certamente non contestiamo la creazione di mercatini di Natale, assolutamente apprezzabili, ma chiediamo il loro immediato spostamento, dissentendo sulla attuale collocazione, incompatibile con una valorizzazione armonica e di tutela dei luoghi".
A chiedere lo spostamento - per evitare assembramenti e il restringimento della carreggiata - è anche l'associazione Ruggiero Settimo. "Se il mercatino di Natale è indispensabile ed è la scelta di questa amministrazione, l’unica e ottimale soluzione è collocarlo in via Rosolino Pilo o in via Magliocco, strade che necessitano di essere rivitalizzare". I commercianti, che chiedono anche ai cittadini di unirsi in una protesta a oltranza, si dicono "offesi" e invitano il Comune a fare marcia indietro rispetto "all'ennesimo segnale di impoverimento culturale".
"Le casette di legno del mercatino di Natale - interviene anche Alessandro Anello, vicepresidente della commissione consiliare Attività produttive - sono un pugno nello stomaco per il decoro urbano del salotto dello shopping e danneggiano i commercianti che si ritrovano con le vetrine 'oscurate' proprio nel periodo dell’anno di maggiore afflusso di potenziali acquirenti, senza contare le oggettive difficoltà logistiche per il carico e lo scarico delle merci a causa della carreggiata occupata. Vanno rimosse". Anello precisa di avere "inoltrato una nota all'assessore alle Attività produttive Cettina Martorana per chiedere i criteri adottati per l'allestimento del mercatino. L'amministrazione comunale ha agito come al solito senza confrontarsi preventivamente con i rappresentanti istituzionali delle categoria produttive. Non è una condanna ai mercatini di Natale in centro, ben vengano le iniziative legate alle festività di fine anno ma ogni manifestazione va progettata con buon senso al contrario di come è avvenuto in particolare in via Ruggero Settimo. La casette si potrebbero allestire in via Magliocco o per esempio in via Rosolino Pilo, una strada quest'ultima che si illuminerebbe a festa senza arrecare nessun particolare intralcio".
Per l'assessore alle Attività produttive, Cettina Martorana, "gli spazi sono stati distribuiti nel rispetto delle norme sul distanziamento e senza oscurare le vetrine dei commercianti. Abbiamo inoltre tenuto conto delle indicazioni della sovrintendenza per collocare le casette. In via Pilo non c'è spazio a sufficienza, mentre parte di via Magliocco è occupata dai dehors delle attività di ristoro. Il mercatino di Natale è un polo di attrazione e ne beneficieranno anche i negozianti. Consentire agli imprenditori lo svolgimento delle attività in aree all’aperto, autorizzando anche spazi usualmente non concessi, rappresenta una 'misura eccezionale' messa in campo in un 'periodo eccezionale' come questo. Del resto, il legislatore ha previsto che - durante il periodo di emergenza pandemica - le concessioni di suolo pubblico avvengano senza alcun onere per le imprese e ciò al fine di incentivare il commercio e la somministrazione di alimenti e bevande in luoghi all’aperto".
"Tutte le attività autorizzate lungo le strade e le piazze della città - conclude l'assessore - si sono attenute alle prescrizioni della sovrintendenza e dell'assessorato: rispetto dello spazio per il passaggio dei mezzi di soccorso, distanziamento tra manufatti, superficie minima dinanzi alle vetrine dei negozi, predisposizione di piani di sicurezza e sanitari. Le luci, le casette in legno, le piante, i tappeti rossi e gli addobbi natalizi sono stati realizzati nel tentativo di abbellire la città, come del resto avviene nelle piazze delle più importanti città italiane e del mondo".