Lavoratori Sispi in agitazione per la riorganizzazione delle partecipate

Lavoratori in stato di agitazione alla Sispi, società partecipata del Comune di Palermo entrata a far parte del capitale sociale della nuova società consortile Reset. Le Rsu di Fiom Cgil e Fim Cisl esprimono preoccupazione sulle conseguenze dell'operazione di adesione e chiedono "alla direzione aziendale e al sindaco di Palermo un incontro urgente per conoscerne i dettagli nonché il piano complessivo del Comune sullo scambio dei servizi tra la Reset e le altre partecipate".

I sindacati aziendali, in una nota, denunciano di non essere stati "minimamente" informati "di questa adesione e degli sviluppi operativi che prevedono uno scambio di servizi tra le società costituenti, basati su ipotetiche risorse derivanti da possibili prepensionamenti e risparmi fiscali".In particolare, le Rsu chiedono delucidazioni sull'imminente passaggio alla Reset dei servizi di pulizia e sorveglianza finora affidati in appalto all'esterno alla Pulitutto e alla Ksm. "I lavoratori delle ditte esterne non presteranno più la loro opera all'interno della Sispi con il rischio di restare a loro volta senza lavoro. Siamo alla solita guerra tra poveri - dicono - E in più la Sispi non ne avrà alcun risparmio. Chi integrerebbe le risorse economiche necessarie a un eventuale futuro assorbimento del personale Reset a tempo pieno?".

Un incontro con la direzione aziendale e il sindaco era stato concordato per ieri ma è stato rinviato al 10 aprile, fatto che alimenta le preoccupazioni delle Rsu. "Abbiamo il sospetto - affermano - che questa assenza di informazione al sindacato possa nascondere dell'altro. Una efficace politica comunale di stabilizzazione del personale della Reset passa solo attraverso l'individuazione di nuovi e migliori servizi da erogare alla cittadinanza, non mettendo a rischio quelli attualmente resi dalle aziende partecipate".