Fincantieri, quinto giorno di protesta: operai su una gru e sciopero della fame
Lavoratori in agitazione dopo la perdita della commessa da 70 milioni per la riparazione di una nave da crociera. I sindacati: "Mobilitazione fino a quando non otterremo risposte chiare"
La perdita della commessa da 70 milioni di euro per la riparazione di una nave da crociera, assegnata a un cantiere di Genova, ha messo in subbuglio i lavoratori di Fincantieri. che da stamattina hanno intrapreso delle forti azioni di protesta. Un gruppo di rsu Ugl, Fim e Uilm è salito su una gru e dall’alto ha urlato: “Scenderemo solo quando otterremo garanzie sul futuro dei Cantieri navali”. Un’altra ventina di operai ha invece occupato gli uffici amministrativi della società.
È il quinto giorno lavorativo consecutivo di agitazione. E non è tutto. “Abbiamo già proclamato anche lo sciopero della fame e della sete – spiega Nino Clemente componente della Segreteria provinciale della Fim Palermo – e non ci muoveremo da qui fino a quando Fincantieri non provvederà ad una redistribuzione dei carichi di lavoro per garantire anche l'attività nel cantiere palermitano. Siamo stanchi, l'assenza del piano alternativo a quello che prevedeva le chiusure e i ridimensionamenti , insieme agli ultimi episodi ci allarmano e creano tensione fra gli operai che ora non smetteranno di protestare fino a quando non otterranno certezze”.