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Cronaca

Gli ex Pip scendono in piazza, protesta in "tre atti" per chiedere la stabilizzazione

Dopo il "no" della Corte Costituzionale al passaggio alla Resais, i sindacati hanno indetto un sit-in di tre giorni. Calabrò (Fisascat Cisl): "Questi lavoratori non possono finire nel dimenticatoio, Musumeci ci dica qual è il piano B"

Scendono in piazza domani i 2.622 ex Pip. Il 12 agosto, infatti, la Corte costituzionale si è pronunciata negativamente sul passaggio di questi lavoratori alla Resais, bocciando gli articoli della finanziaria regionale del 2018 che stabilivano il percorso di stabilizzazione di questi eterni precari.

"E' impensabile che ogni qualvolta si è sul punto di raggiungere l'obiettivo di dare dignità a questi lavoratori, che aspettano da oltre un ventennio la tanto agognata stabilizzazione, puntualmente accade qualcosa che va nella direzione opposta". A dirlo è Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl Sicilia, che aggiunge: "Non si può permettere che questi lavoratori vengano semplicemente gettati nel dimenticatoio. Si tratta di lavoratori e lavoratrici che svolgono con dedizione ruoli indispensabili per la collettività all'interno di ospedali, scuole, pubbliche amministrazioni, enti locali".

Per queste ragioni, i sindacati ha indetto domani, dopodomani e lunedì un sit-in davanti la presidenza della Regione per chiedere risposte certe al governatore Musumeci. "Più volte - conclude Calabrò - il presidente ha dischiarato l'esistenza di un 'piano B' in caso di pronunciamento sfavorevole da parte della Corte Costituzionale. E' ora che questi lavoratori ricevano risposte certe!".

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