Protesta dei dipendenti dell’Amia, corteo verso Palazzo delle Aquile
Circa 500 manifestanti in strada chiedono garanzie sul proprio futuro perché temono possano esserci ripercussioni sul fronte occupazionale dopo la pronuncia del tribunale fallimentare che ha rigettato la richiesta di concordato preventivo
Lavoratori dell’Amia in corteo per le vie del centro. I dipendenti della partecipata chiedono garanzie sul proprio futuro perché temono possano esserci ripercussioni sul fronte occupazionale dopo la pronuncia del tribunale fallimentare che ha rigettato la richiesta di concordato preventivo per la società. Da ieri infatti sono state indette dai sindacati due ore di assemblea per ciascun turno di lavoro. Che hanno rallentato la raccolta dei rifiuti.
“Siamo senza soldi”, “Lo Stato non ci aiuta e non ci ascolta”, “Dobbiamo sfamare le nostre famiglie” urlano i circa 500 impiegati scesi in strada. Il corteo raggiungerà Palazzo delle Aquile, sede del Comune, dove le organizzazioni dei lavoratori dovrebbero incontrare il sindaco Leoluca Orlando. Tra i manifestanti anche il presidente del Consiglio comunale Totò Orlando.