Manifestazione contro il Green pass davanti al Teatro Massimo: solo 200 in piazza per il lavoro
La protesta è organizzata dal sindacato Fisi. Tra i presenti, c'è anche il docente di Economia dell'Università di Palermo che ha associato il vaccino ad Auschwitz finito al centro delle polemiche. Per il prof "la certificazione fa parte di un progetto per trasformare l'autoritarismo che deriva dalla pandemia nel controllo sociale"
In circa duecento si sono ritrovati alla manifestazione contro il Green pass, organizzata davanti al Teatro Massimo dal sindacato Fisi (Federazione italiana sindacati intercategoriale). Stanno protestando in piazza Verdi per il "diritto al lavoro". "Siamo qui per difendere la Costituzione e i lavoratori, mentre Cgil, Cisl e Uil protestano perché hanno rotto le vetrine nella sede del sindacato", ha affermato dal palco Massimo Misuraca, leader palermitano della Fisi il cui intervento è stato interrotto un paio di volte da applausi e dal coro "No Green pass". I manifestanti sono guardati a vista da polizia e carabinieri piazzati ai bordi della piazza. Tra loro c'è chi sventola anche bandiere del movimento Siciliani liberi e di Italexit con Paragone. Non mancano nemmeno gli striscioni degli "Studenti contro il Green pass".
C'è anche Gandolfo Dominici (guarda foto in basso), il docente di Economia dell'Università di Palermo che ha associato il vaccino ad Auschwitz che alcune settimane fa era finito al centro delle polemiche per un tweet di risposta al segretario del Pd, Enrico Letta. "A Roma - ha detto il professore - abbiamo assistito a reati di tortura commessi da poliziotti contro donne inermi, pestate a sangue. Un fatto ben più grave dei danneggiamenti, che vanno assolutamente condannati, ai danni della sede della Cgil e per cui oggi gli pseudo sindacati che poco hanno a che vedere con i lavoratori protestano". Per Gandolfo Dominici l'assalto alla sede del sindacato guidato da Landini è stato solo "l'atto di alcuni hooligans, non certo dei fascisti. Il pericolo del fascismo è questo governo, non quei quattro scalmanati da stadio". A margine della manifestazione contro il certificato verde in corso a piazza Verdi organizzata dalla Fisi a Palermo il prof che parla di "pandemenza da Covid" ribadisce la propria posizione. "Sono qui per dire che il green pass - aggiunge - è un qualcosa che va oltre il semplice vaccino, fa parte di un progetto per trasformare l'autoritarismo che deriva dalla pandemia nel controllo sociale". E il rischio che il movimento no pass sia strumentalizzato da frange di estrema destra? "A Roma è stata strumentalizzata da una piccolissima frangia, lo zero virgola di chi era lì, ma la polizia ha fatto violenze non sugli hooligans ma sui cittadini inermi e i media si sono prestati alla strumentalizzazione". "Sciogliere Forza nuova? Per quanto mi riguarda sono d'accordo ma mi chiedo chi utilizzeranno poi come capro espiatorio. Che quel partito faccia apologia di fascismo è cosa nota da tempo e non da oggi, eppure non è stato sciolto perché sono tutti schedati e se succede qualcosa possono sempre dare la colpa a loro. Agli esponenti di Forza nuova - ha concluso Dominici - direi: scioglietevi per il vostro bene e per non essere strumentalizzati".
Fonte: Dire