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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Lincoln

Casa “a luci rosse” in via Lincoln, cinese arrestata per prostituzione

La polizia ha fatto irruzione al primo piano di uno stabile e ha trovato 4 donne in atteggiamenti "inequivocabili". Sequestrati 240 euro, profilattici, telefoni cellulari e un pc portatile

Blitz antiprostituzione in un appartamento di via Lincoln. I poliziotti hanno trovato quattro donne cinesi in “atteggiamenti” inequivocabili. Una di loro, T.L. di 46 anni, affittuaria dell’appartamento è stata denunciata e arrestata con l’accusa di favoreggiamento ed induzione della prostituzione.

“Da un po’ di anni – spiegano dalla Questura - la prostituzione cinese si è istallata tra le mura dei salotti del centro cittadino e per farlo non ha esitato anche a ricorrere ai mezzi di informazione segnalandolo con annunci inequivocabili sui quotidiani locali e con il passaparola cittadino. Un passaparola montato a tal punto da produrre ‘un volume d’affari e di clientela’ che non poteva restare inosservato alla polizia”.

Quindi è stato predisposto un apposito servizio antiprostituzione al fine di individuare l’appartamento dove si prostituivano le cittadine cinesi. Gli investigatori, tramite gli annunci internet, i contatti telefonici e le forme di adescamento per strada, sono riusciti a scoprire che gli incontri si tenevano in un appartamento al primo piano di uno stabile di via Lincoln.

Dopo aver fatto irruzione, all’interno dell’appartamento gli agenti hanno trovato quattro cittadine cinesi, una delle quali una sorpresa in un inequivocabile approccio sessuale con un cittadino palermitano. Si è scoperto che ogni prestazione pattuita telefonicamente costasse al cliente intorno ai 50 euro, ma  facilmente venivano effettuati sconti a chi era in grado di mercanteggiare.

Una delle cittadine cinesi risultava irregolare sul territorio nazionale in quanto colpita da provvedimento di revoca del permesso di soggiorno da parte del Questore di Livorno. La cittadina T.L., affittuaria dell’appartamento con regolare contratto di locazione veniva tratta in arresto e condotta al Pagliarelli poiché ritenuta responsabile del reato di favoreggiamento ed induzione della prostituzione.

L’appartamento è stato sottoposto al sequestro preventivo, è stata sequestrata la somma di euro 240 rinvenuta all’interno di un taschino del reggiseno indossato da una delle donne, 8 telefoni cellulari, numerosi profillatici e 6 tessere sanitarie di dubbia provenienza oltre ad un pc portatile.

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