Dibattiti e performance sul tema dell'inclusione: in città c'è Rhizome Cities, un ponte tra Europa e Africa
Il progetto punta a costruire reti politiche tra le città dei due continenti. Ricco il programma delle iniziative che si terranno dal venerdì a domenica tra Palazzo Comitini e Casa Professa
Palermo capofila di un progetto che mira a costruire una narrazione diversa nel rapporto tra i migranti e i Comuni di Europa e Africa. Da venerdì a domenica la città sarà il centro di una serie di iniziative a livello internazionale che vedranno la partecipazione di sindaci provenienti da città dei due continenti. Al via Rhizome Cities, un programma coordinato da Fondazione Studio Rizoma e Città di Palermo in collaborazione con quelle di Atene, Bergamo, Braga, Düsseldorf, Mannheim, Marsiglia, Montpellier e Reggio Calabria, sostenuto dalla Commissione europea. Saranno presenti oltre venti artisti, intellettuali e attivisti africani, che si alterneranno in un programma articolato di dibattiti, concerti e performance sul tema della decolonizzazione dal titolo 'Non è più il tempo di negare'.
Il progetto punta a costruire reti politiche tra città europee e africane e a raggiungere concreti obiettivi nel campo politico-sociale come nuovi modelli di integrazione, cooperazione e economia, così come per il tema della restituzione che riguarda il patrimonio culturale e archeologico ma anche immateriale come la lettura storica dei rapporti tra i continenti. La prima parte dei lavori sarà ospitata dalla Città metropolitana nella sala Martorana di Palazzo Comitini il 3 giugno dalle 8 alle 13. La seconda parte a Casa Professa dalle 15 alle 17.
"La Commissione Europea approvando il progetto 'Rhizome Cities' ha riconosciuto la città di Palermo capofila per il dialogo tra città europee e città africane - ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -. E' l'ulteriore conferma del valore e la capacità di accoglienza, dialogo e cooperazione di Palermo e del ruolo in generale di sindaci, città e società civile per realizzare concretamente veri e propri processi di pace e di sviluppo in alternativa a guerre, contrasti, discriminazione e povertà e le loro conseguenze come cambiamento climatico e fenomeni criminali".
"La Fondazione Studio Rizoma ha scelto di portare la propria sede a Palermo per contribuire a rendere la città un punto di riferimento internazionale negli scambi tra Europa e Africa. Con questo progetto compiamo un primo passo concreto in questa direzione" aggiunge Lorenzo Marsili, presidente di Fondazione Studio Rizoma.