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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

Il porto riabbraccia la città: via le barriere per fare spazio a terrazze, passerelle e verde

Svelato dall'Autorità portuale il progetto per le nuove infrastrutture di "ultimo miglio", che elimineranno ogni cesura tra lo scalo marittimo e l'agglomerato urbano. Previsto un investimento di 35 milioni. Il presidente Monti: "Così miglioreremo il decoro e ridurremo i tempi d'attesa per i viaggiatori"

Le barriere che lungo via Crispi separano il porto dalla città verranno abbattute e per "ricucire" lo spazio tra l'agglomerato urbano e il fronte a mare verranno realizzati passerelle, percorsi separati, terrazze, scale mobili e verde. Tanto verde.

E' quanto prevede il progetto esecutivo di interfaccia porto-città, redatto dallo studio Valle 3.0 dopo un concorso di idee bandito nel 2018 dall'Autorità portuale. Il presidente dell'Authority Pasqualino Monti lo ha svelato stamattina nel corso di un webinar, che ha visto la partecipazione tra gli altri del presidente della Regione Nello Musumeci, del coordinatore europeo del Corridoio ScanMed Pat Cox e dei progettisti.

Le nuove infrastrutture di "ultimo miglio" per l'accessibilità allo scalo marittimo inizieranno il prossimo ottobre e saranno finanziate con 35 milioni di euro di fondi Cef (Connecting europe facility), uno dei più ricchi strumenti di finanziamento dell'Ue. Soldi che serviranno per creare un "link" tra la città e il mare. Un luogo dove gli utenti da cittadini diventano passeggeri (e viceversa) e dove il porto - anziché segnare una cesura - diventa organismo "bifronte": porta di accesso allo scalo per sia per viaggiatori sia per i semplici cittadini, con strutture per i crocieristi e spazi socio-culturali.  

"La Sicilia - commenta Monti - deve essere avamposto e non periferia d'Europa. L'Autorità portuale comincia a raccogliere i frutti di una visione che mette insieme locale e globale. Questo intervento riguarda la progettazione delle infrastrutture dedicate all'accesso stradale e alla movimentazione di autocarri e merci all'interno del terminal multimodale ro-ro, nuove aree di parcheggio per camion, nuovi marciapiedi, rinforzo del molo ma anche altre infrastrutture come aree verdi, cantieri di controllo e cancelli, coperture a sbalzo. Il progetto crea per la comunità un miglioramento del decoro urbano e della qualità della vita; una riduzione dei tempi di attesa all'imbarco e allo sbarco e della congestione prodotta dalle attività portuali e dalle interferenze con il traffico cittadino".

In poco più di tre anni, il piano di investimenti per i porti di Palermo e Termini Imerese è stimato in oltre 400 milioni di euro. "Di questi - spiega Monti - 35 milioni serviranno per l'interfaccia porto-città, altri 36 per le opere di dragaggio e altri 26 per il Molo trapezoidale. E ancora: 120 milioni per il bacino da 150 mila tonnellate, 2 milioni per la banchina Sammuzzo e il terminal aliscafi, circa 30 milioni per la riqualificazione della stazione marittima che inaugureremo il prossimo giugno, 92 per i consolidamenti delle banchine, 4 per la riqualificazione del porticciolo di Sant'Erasmo e 5,5 per le opere di protezione a mare dello stesso. A Termini, invece, i finanziamenti inglobano i 25 milioni del sopraflutto, i 26 del sottoflutto, i 36 del dragaggio e i 16 della rifioritura della mantellata, cioè la sistemazione della scogliera di protezione".

In totale, nei quattro porti della Sicilia occidentale gli investimenti ammontano a 530 milioni: sono già state collaudate opere per 298 milioni e tutte le altre sono in corso. Gran parte dei cantieri (55 quelli aperti) chiuderà nel 2021. Per gli interventi più impegnativi l'orizzonte temporale è quello del 2024. "L'Europa - afferma Pat Cox - mette a disposizione per le infrastrutture e i trasporti una nuova ondata di risorse. Il fulcro del lavoro del corridoio è quello di riunire gli attori rilevanti dell'Ue, nazionali, regionali e locali per sviluppare progetti e priorità che contribuiranno a raggiungere la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti. Per il prossimo periodo finanziario dell'Ue 2021-2027 sarà fondamentale lavorare attraverso tutti i livelli di governo per stabilire progetti adeguati al fine di raggiungere l'obiettivo di completare la rete centrale Ten-T entro il 2030". 

Infrastrutture e trasporti per il governatore Musumeci sono "strategici per rendere attrattiva la Sicilia, finora marginale in Europa e nel Mediterraneo". Da qui l'appello indirizzato alle istituzioni di Roma e Bruxelles: "Cosavuole fare il governo nazionale del Mezzogiorno d'Italia? Quale deve essere il nostro rapporto con l'Africa e col Medioriente? Vogliamo continuare a fare della Sicilia la terra d'approdo di giovani disperati che lasciano il loro Paese in cerca dell'Eldorado o vogliamo fare del rapporto con l'Africa una potenzialità, una risorsa? Ce lo dica Roma, ma ce lo dica anche Bruxelles".

Il sindaco Leoluca Orlando ha espresso apprezzamento "per l'Autorità portuale, che a Palermo ha prodotto importantissimi risultati: dalla riqualificazione di Sant'Erasmo al nuovo waterfront della città, un'opera quest'ultima di complessiva riqualificazione delle aree di interfaccia tra il porto e il centro storico della città che ha visto sempre grande sintonia con l'amministrazione comunale. Anche il piano strategico portuale - rinviato per consentire ai Comuni di Palermo, Trapani, Porto Empedocle e Termini Imerese di definire accuratamente l'istruttoria tecnica - confermerà questo spirito di collaborazione istituzionale". 

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