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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Carini

Immerso nella macchia mediterranea e con 256 posti letto: lo studio di Renzo Piano firma il progetto dell'Ismett 2

Il nuovo ospedale, che sorgerà a Carini, tiene conto dell'esperienza della pandemia: avrà ben 42 posti di terapia intensiva ordinaria e i restanti 214 di terapia sub-intensiva. Il cantiere per avviare i lavori dovrebbe partire all'inizio dell'anno prossimo. Il presidente Musumeci: "Un ulteriore passo verso una sanità che diventa competitiva"

E' firmato dallo studio Renzo Piano Building Workshop, il progetto dell'Ismett 2, il nuovo ospedale che sorgerà a Carini nella stessa area dove è già in costruzione il Centro di ricerca della Fondazione Ri.Med. Ad annunciarlo oggi, nel corso dell'evento di presentazione nella sede della Regione, è stato il presidente Nello Musumeci. La struttura sanitaria, da 256 posti letto, è stata progettata tenendo conto della dura esperienza della pandemia: ci saranno 42 letti di terapia intensiva in condizioni ordinarie, e i restanti 214 di terapia sub-intensiva. Le aree, funzionalmente isolate e indipendenti da quelle dedicate alla cura dei pazienti ordinari, permetteranno di continuare a gestire pazienti affetti da malattie croniche non trasmissibili (come i tumori) anche a fronte di epidemie e pandemie. Sarà adagiata all’interno di un bosco di macchia mediterranea e composta da due corpi longitudinali, collegati fra loro da ponti che si sviluppano su un pianoterra, più 3 livelli, e da un corpo centrale destinato all’accoglienza al piano terra e a uffici nei piani superiori.

“L'Ismett 2 - ha dichiarato Musumeci - si proietta in una dimensione mediterranea. Non vogliamo essere competitivi con i Paesi del Nord Europa ma un punto di riferimento per quelli del bacino euroafroasiatico. Il futuro della Sicilia, infatti, sta nella sua centralità mediterranea, non solo geografica, ma anche economica e culturale. Dobbiamo rispondere alle esigenze di milioni e milioni di cittadini del Sud che cercano l'Europa nelle città del Nord, ai quali, invece, dobbiamo dare la possibilità di trovarla qui in Sicilia: il primo lembo di terra europeo ad appena 75 chilometri dalle coste del Continente africano. Oggi - ha continuato il presidente - stiamo segnando un ulteriore passo verso una sanità che diventa competitiva non solo per il ritorno in termini economici, con un risparmio finora quantificato in 40 milioni di euro per la mobilità passiva grazie ad Ismett 1, ma anche per ciò che determina dal punto di vista delle entrate. Con Ismett 2 potremo garantire interventi di alta specializzazione, riducendo i dolorosi 'viaggi della speranza'. Un progetto al quale il governo regionale ha sempre creduto e per il quale - conclude Musumeci - abbiamo destinato oltre 180 milioni di euro”.

I tre piani dei due corpi laterali longitudinali ospiteranno le degenze suddivise per apparato e per intensità di cura. Il livello -1, in parte interrato ma fornito in buona parte di luce naturale per la disposizione del terreno, ospita l’area di diagnostica per immagine radiologica e cardiologica, la medicina nucleare, la radioterapia, l’area di interventistica mininvasiva (cardiologica, radiologica, endoscopia, broncoscopia, neurologia), le sale operatorie, la terapia intensiva, i laboratori di diagnostica e di ricerca, la farmacia e l’anatomia patologica.  Al livello -2 si trovano le aree non cliniche, quali magazzini, impianti, servizi comuni e di supporto, aree parcheggio. “Nell’ospedale - ha detto l’architetto Renzo Piano - si trova un senso a tutto e, insieme all’efficienza medica, c’è una nuova dimensione fatta di speranza, aspirazioni e bellezza. Un ospedale deve curare, deve essere ospitale e deve dare conforto, perché trovarsi in un bel posto ha anche un valore terapeutico. Gli ospedali diventano allora un luogo di rinascita, di umanità e di rispetto. Luoghi di passione, intesa sia come sofferenza, sia come slancio. Fortunatamente, l’architettura non è solo l’arte di rispondere ai bisogni, ma anche ai desideri e, soprattutto, alle speranze.”

Il cantiere per avviare i lavori dovrebbe partire all'inizio dell'anno prossimo. Almeno così ha annunciato l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. "Ismett 2 rappresenta una vera sfida sotto molti aspetti - ha aggiunto Razza - sia in termini di innovazione medica sia di tempistica: nell'arco di dodici mesi, appena in un anno, stiamo arrivando dall'idea progettuale alla progettazione esecutiva. Si tratta di un record".

Alla presentazione del progetto ha partecipato anche il presidente e ceo di Upmc, Jeffrey Romoff: “L’avventura di Upmc in Sicilia - ha sottolineato - è iniziata oltre 20 anni fa, quando con coraggio abbiamo avviato con la Regione un modello innovativo di partenariato pubblico-privato nella sanità, il cui successo ha portato Ismett a diventare un punto di riferimento per i pazienti siciliani, italiani e internazionali. Con Ismett 2 abbiamo l’opportunità per definire un nuovo modello di ospedale, concepito tenendo conto sia dell’esigenza di fornire cure ai pazienti affetti da malattie croniche non trasmissibili, sia di creare rapidamente aree in cui gestire le manifestazioni cliniche gravi di malattie epidemiche o pandemiche, con il grande ausilio delle migliori tecnologie e di un network internazionale di competenze”.

"La struttura sarà determinante per la creazione di un cluster per la cura e la ricerca biomedica. È stimato che avrà un impatto positivo sull’economia siciliana per 270 milioni di euro l’anno, che salgono a 386 milioni di euro insieme al centro di ricerca della Fondazione Ri.Med, e questo senza aggiungere la valorizzazione delle attività di ricerca in termini di innovazione, proprietà intellettuale, produzione e commercializzazione”, ha commentato Angelo Luca, direttore dell’Ircss-Ismett di Palermo. "È una grande opportunità per il nostro territorio che - ha detto il sindaco Giovì Monteleone - vedrà realizzare a distanza di 25 anni dalla dismissione dell’ospedale Santo Spirito, un polo sanitario d’eccellenza di grande innovazione medica. È un progetto commissionato dalla Regione che vedrà impegnata anche la nostra amministrazione che dovrà attrezzarsi per eseguire il compito arduo di progettare e dotare di infrastrutture adeguate un’opera d’importanza europea".

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