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Cronaca Cefalù

Barriere artificiali marine per ripristinare gli ecosistemi: a Cefalù il progetto per il ripopolamento ittico

I moduli ecosostenibili e a impatto zero saranno installati nella zona davanti capo Santa Lucia, a meno di 50 metri di profondità. L'assessore Salva Francesca Mancinelli: "Ci si augura che nell’arco di qualche anno, come appurato in altre realtà costiere che hanno investito nell'intervento, si possano ristabilire le condizioni di naturalità"

Ripopolamento ittico e sviluppo sostenibile delle risorse acquatiche attraverso l'immersione di moduli ecosostenibili e a impatto zero per la ripopolazione delle specie marine nel Golfo di Cefalù. Sono gli ingredienti del progetto Poseidone, varato dall’assessorato alle Politiche ambientali e alla pesca e agricoltura del Comune e dal Flag Golfo di Termini Imerese.

Nella zona davanti capo Santa Lucia saranno installati dei sistemi ripopolanti ecocompatibili composti da due unità produttive o barriere artificiali marine di forma piramidale in calcestruzzo sea friendly (ecologico non impattante) a base di elementi naturali e senza additivi chimici. Lo scopo è preservare e sviluppare la fauna e la flora acquatiche autoctone, proteggere e ripristinare la biodiversità e gli ecosistemi marini. 

Le strutture, il cui posizionamento è previsto all’interno delle 3 miglia dalla linea di costa e a meno di 50 metri di profondità, oltre a svolgere un ruolo positivo a livello ecologico ed economico, forniscono un valido strumento per ostacolare la pesca a strascico illegale, riconosciuto essere fattore di notevole sensibilità dall’intera marineria locale. Per partire si attende l’ok dell’assessorato regionale all’Ambiente, dopo il parere favorevole di tutti gli altri enti coinvolti.

“Con questo progetto - afferma l’assessore all'Ambiente e alla Pesca Salva Francesca Mancinelli - ci si augura che proprio nell’arco di qualche anno, come appurato in altre realtà costiere italiane che hanno investito nel medesimo intervento, si possano ristabilire le condizioni di naturalità e di rispetto e tutela della biodiversità senza comprometterne la qualità dei luoghi, e restituire competitività e produttività alla pesca professionale, favorendo lo sviluppo di sistemi di pesca sostenibili e costituendo una fruibile attrattività turistica”.

“Il Flag Golfo di Termini Imerese - dichiara il direttore, Giuseppe Sanfilippo - rispondendo ad una precisa richiesta della comunità dei pescatori di Cefalù e dell'amministrazione cittadina, ha previsto di finanziare l'intervento per la collocazione di moduli prefabbricati in un tratto di mare in cui tutt'ora si pratica la pesca a strascico sotto costa, al fine di tutelare la flora e la fauna acquatica e favorire il ripopolamento ittico. L'intervento proposto, è il primo del genere all'interno del Golfo di Termini Imerese, vuole essere un progetto progetto pilota che, rispondendo alle esigenze della folta comunità di pescatori del Golfo, vuole favorire forme più oculate ed attente all'ambiente delle risorse marino. A tutto vantaggio dei pescatori locali. Una volta ottenute tutte le autorizzazioni previste, si conta di collocare i corpi prefabbricati entro il mese di giugno del corrente anno”.

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