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Cronaca

La Sicilia apre agli studenti della riva Sud del Mediterraneo: un milione per la cooperazione

Le risorse messe a disposizione dal bando “Istruzione superiore” finanzieranno i progetti vincitori che dovrebbero partire tra maggio e giugno e concludersi alla fine del 2022. Dodici le proposte presentate. L'assessore Lagalla: "Gli istituti tecnici superiori avranno per la prima volta la possibilità di partecipare ad un progetto internazionale"

La Regione Siciliana apre le porte agli studenti algerini, giordani, marocchini e tunisini promuovendo, insieme all'agenzia ministeriale Indire, 12 progetti di cooperazione transnazionale o di ricerca presentati dagli istituti di formazione terziaria nell'ambito del bando “Istruzione superiore”. Lo scopo dell'iniziativa è incentivare e supportare la collaborazione con la riva sud del Mediterraneo, favorendo lo scambio di buone pratiche, la definizione di progettualità congiunte, lo sviluppo del networking tra gli istituti e a potenziare la promozione dell’offerta formativa dell’Isola. Le risorse messe a disposizione dal Fondo sociale europeo ammontano a un milione di euro e finanzieranno i progetti vincitori.

“Grazie a questo bando università, conservatori, accademie di belle arti e istituti tecnici superiori - ha sottolineato Roberto Lagalla, assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale - avranno la possibilità di costruire e proporre progetti di collaborazione con analoghe istituzioni della sponda sud del Mediterraneo per favorire le attività di ricerca, la collaborazione didattica, l’integrazione tra i giovani e il confronto internazionale. Siamo molto soddisfatti di questo passaggio - conclude Lagalla - che segna un cambio di passo importante e contribuisce alla diffusione internazionale della proposta formativa del nostro sistema di istruzione superiore. Inoltre, grazie a questa iniziativa, gli Its avranno per la prima volta la possibilità di partecipare ad un progetto internazionale”.

Nel dettaglio sono sei i progetti palermitani: uno è stato presentato dall’Accademia di Belle arti, uno dal Conservatorio di musica, uno dell'ITS Steve Jobs, tre dall'Università. A questi si aggiungono un progetto del Conservatorio di Trapani, uno dell'ITS Emporium del Golfo di Alcamo, due dall'Ateneo catanese e altrettanti da quello messinese. Le risorse messe a disposizione del bando, pari ad un milione di euro, finanzieranno i progetti vincitori. I progetti presentati - secondo il bando, scaduto lo scorso febbraio - devono avere finalità di carattere formativo o culturale, arricchire il capitale umano e incrementare l’occupabilità, innalzare la qualità dell’insegnamento e le capacità professionali anche attraverso il potenziamento dell’uso delle nuove tecnologie e accrescere lo sviluppo di competenze linguistiche e interculturali.

"E' già cominciata la fase di valutazione dei progetti - ha spiegato Flaminio Galli, direttore generale dell'Agenzia nazionale Indire Erasmus+  - che si sono dovuti rimodulare, prevedendo anche la loro attuazione a distanza, attraverso attività multimediali e online, a causa delle attuali restrizioni Covid. Al termine della fase di valutazione si procederà alla stipula delle convenzioni in modo che i progetti possano partire tra maggio e giugno e concludersi alla fine del 2022". Già nella fase di progettazione, gli Afam e gli Its siciliani hanno avviato relazioni con le ambasciate italiane e gli Istituti italiani di cultura nei Paesi di riferimento per individuare qualificati soggetti di partenariato, potenziando il loro processo di internazionalizzazione. L'integrazione tra i fondi del Fse e quelli Erasmus ha consentito l'avvio di queste azioni di miglioramento del sistema di istruzione superiore siciliano, dimostrandosi di fatto una buona pratica riconosciuta dalla Commissione europea.

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