Da Kharkiv a Palermo per fuggire dalla guerra, campionessa di nuoto chiede permesso di soggiorno per la famiglia
Ania Khmelnytska, 33 anni, residente in città dal 2014, è riuscita a portare in Sicilia la madre, il nipote e la cognata. Sull'Isola è arrivata anche la famiglia di una studentessa di Lingue che un anno fa qui ha fatto l'Erasmus. L'annuncio della Cgil: "Sono i primi profughi che si sono rivolti al sindacato per avere asilo"
Una ex campionessa mondiale di nuoto sincronizzato e una studentessa di lingue straniere sono le prime due donne in fuga dalla guerra in Ucraina a essersi rivolte alla rete di assistenza e solidarietà attivata dalla Cgil Palermo per i profughi in arrivo dal Paese sotto attacco dalla Russia. Ania Khmelnytska, 33 anni, e Zaia Brunova, 20 anni, hanno attivato le procedure per le richieste di permesso di soggiorno. Accompagnate dalla responsabile dei migranti Bijou Nzirirane, sono state accolte dal segretario generale Mario Ridulfo e dal segretario d'organizzazione Francesco Piastra.
La sportiva, residente a Palermo dal 2014, è riuscita a portare in città -riferiscono dal sindacato - la madre Raisa, 76 anni, il nipote di 15 anni, Illia Avilov, e la cognata Elena Avilova, tutti quanti appena arrivati da Kharkiv dopo 5 giorni di viaggio. Il fratello e il padre di Ania invece sono rimasti in Ucraina. A casa sua non c'era posto per ospitare tutta la famiglia che al momento risiede a casa di amici. La studentessa di Lingue straniere invece è appena arrivata a Palermo con la mamma Laryssa. Zaia un anno fa ha fatto l'Erasmus alla facoltà di Lingue dell'Università di Palermo e ora è ospite con la sua mamma a casa di un docente universitario ma cercano anche loro un nuovo alloggio.
"Sono i primi a cui - dice Nzirirane - forniamo assistenza e si sono rivolti al sindacato per capire come ottenere il permesso di soggiorno, un alloggio, un lavoro e altri documenti come il codice fiscale e la tessera sanitaria. Il ragazzo, che frequenta il primo anno di liceo, potrà frequentare uno dei licei scientifici della città. Prenderemo insieme tutte le loro richieste e cercheremo di venire loro incontro in tutti i modi".
In una lettera inviata alla Prefettura, la Cgil ha chiesto un incontro per programmare, in sinergia con le istituzioni cittadine, e nell'ambito del comitato territoriale per l'immigrazione, gli interventi necessari, in questa fase di emergenza, per rispondere alle esigenze della popolazione ucraina che arriverà nella nostra città. "Per le tante persone in arrivo, donne, giovani e anziani, occorre mettere in moto - dichiarono Ridulfo e Piastra - una grande catena di solidarietà e di aiuti. I profughi di questa assurda guerra hanno bisogno di tutto e la Cgil si è attivata a tutti i livelli per sostenere il popolo ucraino. Con l'ufficio stranieri della Cgil e il Patronato Inca diamo la prima risposta per l'assolvimento di obblighi come la richiesta del permesso di soggiorno. E' chiaro che emergono altre esigenze come il diritto allo studio e all'assistenza sanitaria, la casa, la ricerca di un lavoro, e in questa fase - concludono - importante dare un contributo più complessivo, assieme alle altre istituzioni".