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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Professore palermitano morto a Treviso: "Medici negligenti, poteva essere salvato"

Antonio Martorana, ex insegnante di chimica all'Agrario di Conegliano - dove tra i vari alunni ha avuto anche l'attuale governatore del Veneto, Luca Zaia - è deceduto per una dissezione aortica ascendente lo scorso agosto. La relazione del medico legale lascia pochi dubbi

Poteva essere salvato il noto professore palermitano morto negli scorsi mesi a Treviso. Antonio Martorana, ex insegnante di chimica all'Agrario di Conegliano - dove tra i vari alunni ha avuto anche l'attuale governatore del Veneto, Luca Zaia - è deceduto per una dissezione aortica ascendente. "Se i profili di negligenza non si fossero verificati, Antonio Martorana non sarebbe morto, in termini di elevatissima probabilità". Non lascia dubbi la relazione - riportata dal Gazzettino.it - che è stata firmata dal medico legale incaricato dalla Procura di Treviso di effettuare l'autopsia sul corpo dell'ex professore che è morto in ospedale lo scorso 14 agosto. Aveva 78 anni.

Un decesso che da subito alla famiglia era apparso evitabile. E infatti nelle ore successive alla morte, i familiari del palermitano avevano presentato una denuncia. Da qui la decisione di aprire un fascicolo da parte del pm.

Martorana la mattina del 13 agosto aveva telefonato al medico di base segnalando problemi di vomito, tachicardia e malessere generale. "Finisce al pronto soccorso - si legge sul Gazzettino.it - dove viene raggiunto dalla figlia e da suo marito verso le 16, quando il medico decide di trasferirlo a Treviso: aveva un ingrossamento dell'aorta con versamento e insufficienza renale. Ai familiari non è stata segnalata alcuna urgenza e pertanto figlia e marito sono tornati a casa. L'indomani mattina un medico lo ha visitato. Ma alle 4.30 del 14 agosto è arriva la telefonata ai parenti: 'Venite subito'. Antonio Martorana era già morto".

Nella relazione del medico legale viene sottolineato come, in un paziente non più giovane che si presenta in pronto soccorso con un dolore toracico, il sospetto diagnostico della dissezione aortica va sempre affrontato con zelo e tempestività. Cosa che, secondo la perizia, non è stata fatta. E il Gazzettino infine rivela: "Una dottoressa, escluse le ipotesi di infarto miocardico e di embolia polmonare, si era posta il dubbio della dissezione aortica, ma è stata sviata da alcuni colleghi, accusati nella perizia di 'colpa omissiva per grave negligenza'". 

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