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Cronaca

Denuncia l’ex marito per aver rotto il citofono, lui la querela per calunnia: assolta

La discussione è nata quando la donna si sarebbe rifiutata di fargli vedere il loro figlio. A incastrarlo alcuni testimoni e la trascrizione di un messaggio audio: "Ma secondo te uno scassa il citofono perché il bambino lo vede o perché non lo vede?"

Lei aveva querelato il suo ex per aver rotto il citofono di casa, lui l’aveva denunciata sostenendo si fosse inventata tutto. Alcuni condomini portati in aula come testimoni avrebbero però confermato la versione dei fatti fornita dalla donna, che fra gli atti del processo ha prodotto anche la trascrizione di un messaggio audio inviato dall’ex compagno tramite Whatsapp: "Ma secondo te - diceva - uno scassa il citofono perché il bambino lo vede o perché non lo vede?".

Sulla scorta di questi elementi il giudice della quinta sezione penale del tribunale di Palermo, Nicola Aiello, ha assolto una 38enne accusata di calunnia. Per lei il pm aveva chiesto una condanna a 1 anno e 4 mesi. Il fatto divenuto poi oggetto del processo avviene nel 2015 quando la relazione fra l'uomo e la donna - che insieme avevano avuto un figlio - era già finita. La donna si presenta al commissariato di polizia San Lorenzo per denunciare l’ex compagno dopo un’accesa discussione nata fra i due sulle possibilità di vedere o meno il figlio.

Al termine della discussione affrontata al citofono, mentre lei si trovava a casa della madre, la 38enne avrebbe deciso di non aprire il portone, non consentendogli di fatto di vedere il figlio. Un diniego di fronte al quale lui avrebbe reagito colpendo il citofono con violenza prima di allontanarsi. Appresa la notizia della denuncia l’uomo avrebbe denunciato a sua volta la ex per il reato di calunnia. Durante il processo però l’avvocato della donna è riuscito a dimostrare le responsabilità dell’ex, che invece aveva sostenuto la sua innocenza imputando il danno ad altri, forse un muratore.

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