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Cronaca

"I giornalisti sono diavoli", replica dell'Assostampa: "Parole sconcertanti"

La risposta dei cronisti alle parole del prete carmelitano è affidata a una nota di Roberto Ginex, segretario provinciale Assostampa Palermo, sindacato unitario dei giornalisti: "Un sacerdote non può accostarci ai mafiosi"

"Sorprendono le dichiarazione di padre Leta, priore dei Carmelitani di Palermo, che intervenendo sul caso della processione di Ballarò, tira in ballo i cronisti palermitani nei quali, a suo dire, “fa breccia il diavolo che si allunga anche dentro i giornalisti che sono disposti a fare scoop a qualsiasi costo”. Lo afferma Roberto Ginex, segretario provinciale Assostampa Palermo, sindacato unitario dei giornalisti.

“Riteniamo queste parole semplicemente sconcertanti – prosegue Ginex - soprattutto quando ad affermarle è un sacerdote che non si può permettere di accostare i giornalisti che operano con correttezza, scrupolo e spirito di sacrificio ai mafiosi, e men che mai al diavolo. Certo – aggiunge Ginex - comprendiamo il grande imbarazzo della comunità religiosa palermitana, chiamata in causa per presunti rapporti equivoci con gli ambienti mafiosi e auspichiamo un dialogo sereno e costruttivo tra le forze sociali ed ecclesiali della città affinché possa essere raggiunto l’obiettivo che dovrebbe accomunare tutti, cioè la liberazione di Palermo dalla mafia e dalla mentalità mafiosa”.

I giornalisti palermitani, infine, nel rivendicare l’impegno professionale quotidiano nella lotta alla mafia, ricordano che proprio solo dopo la denuncia fatta dai mezzi di informazione sulla confraternita della Zisa, diretta da un boss arrestato, la Curia di Palermo ha deciso di scioglierla a tempo indeterminato.

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