Bimbo colto da malore in piscina, avviata la procedura per la morte cerebrale
Dopo l'incidente a Villagrazia di Carini, il cuore del piccolo ha ripreso a battere, successivamente però il quadro clinico è rimasto invariato per due giorni
Le condizioni erano apparse già molto gravi sin dal suo arrivo all’Ismett, ma tuttora la speranza è che possa aprire nuovamente gli occhi. E’ stata avviata oggi pomeriggio la procedura di osservazione, che durerà 8 ore, per dichiarare la morte cerebrale del piccolo Giuseppe C., 7 anni, che nei giorni scorsi ha rischiato di annegare nella piscina a Villagrazia di Carini mentre si trovava in casa con la sorellina, la nonna e uno zio.
Giuseppe, dall’incidente in piscina, non si è mai ripreso. Il bambino potrebbe essersi sentito male, forse in preda a uno degli attacchi epilettici di cui soffriva, sarebbe rimasto a faccia in giù. Poi l’intervento dei sanitari del 118, chiamati dai familiari, che lo hanno portato al pronto soccorso pediatrico di Villa Sofia. Il piccolo sarebbe arrivato in arresto cardiaco ma, dopo le prime manovre, il suo cuore avrebbe iniziato a battere nuovamente.
Dopo la prima fase del ricovero Giuseppe è stato portato all’Ismett dov'è rimasto sott'osservazione fino a stamattina. Il suo quadro clinico, considerato grave sin dalle prime battute, è rimasto invariato per due giorni. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Carini sotto il coordinamento della Procura di Palermo.
Il giorno prima un’altra tragedia a Termini, dov’è morto annegato Brian Puccio, bimbo di 4 anni. Oggi, dopo l’autopsia eseguita sabato, il corpo del piccolo è stato restituito alla famiglia. I genitori sono stati iscritti nel registro degli indagati per consentire ai periti di prendere parte all’esame all’Istituto di medicina legale del Policlinico. La relazione dovrà essere depositata entro 90 giorni.