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Cronaca Termini Imerese

"Sesso in chat con minorenni", concessi i domiciliari al parroco originario di Caltavuturo

Vincenzo Esposito, arrestato ad agosto per un presunto giro di prostituzione minorile, sarà recluso in una struttura del Centro Italia dove "avviare un percorso terapeutico". Lo ha deciso il gip, imponendo il braccialetto elettronico. Per la Procura, in cambio di 10, 20 o 30 euro avrebbe chiesto a diversi ragazzi di mostrare le loro parti intime e di toccarsi

Lascia il carcere e va ai domiciliari, in una struttura del Centro Italia, Vincenzo Esposito, il parroco di 63 anni, originario di Caltavuturo (ma che esercitava in provincia di Perugia), arrestato ad agosto per un presunto giro di prostituzione minorile. La decisione è del gip Fabio Pilato, che ha accolto la richiesta dell'avvocato dell'indagato, Renato Vazzana.

Nello specifico, il prete sarà recluso con il braccialetto elettronico in una struttura dove "intraprendere un percorso terapeutico" e il giudice ha comunque imposto il divieto di comunicare con l'esterno.

Le intercettazioni: "Facciamolo in tre, vi mando 100 euro..."

Assieme ad Esposito fu arrestata anche la madre di uno dei ragazzi, che - secondo la Procura - avrebbe favorito la prostituzione del figlio. La misura cautelare dei domiciliari era già stata sostituita con quella dell'obbligo di dimora nel suo comune di residenze dai giudici del tribunale del Riesame.

Le minacce dei ragazzi: "Manda i soldi o ti denuncio"

Per l'accusa, Esposito, in cambio di 10, 20 o 30 euro al massimo avrebbe chiesto ad alcuni diciassettenni di mostrare le loro parti intime in chat e di filmarsi mentre si sarebbero masturbati. Le presunte vittime, tutte originarie del Palermitano, avrebbero utilizzato i soldi per tagliarsi i capelli, per andare a mangiare una pizza o per comprare le sigarette. I giovani sono stati sentiti dalla Procura - non nell'ambito però di un incidente probatorio - e avrebbero in parte ammesso i fatti.

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