rotate-mobile
Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Maqueda

Un sit in e un corteo per ricordare la strage di Capaci: gli studenti di Giurisprudenza scendono in piazza

"Giovanni Falcone: passerella di molti, impegno di pochi”: il titolo scelto per le iniziative organizzate dalle associazioni “Contrariamente” e “Our Voice”: "Chiediamo una verità completa e non vogliamo che la storia si ripeta con altri morti"

Un presidio davanti alla facoltà di Giurisprudenza alle 15 e a seguire un corteo artistico-giovanile che terminerà davanti all’albero in memoria di Giovanni Falcone, in via Notarbartolo 23, dove alle 17:58 si farà il minuto di silenzio in memoria delle vittime della strage di Capaci. Queste le iniziative organizzate dalle associazioni degli studenti “Contrariamente” e “Our Voice” in occasione del 30esimo anniversario della strage in cui vennero uccisi i giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. "Giovanni Falcone: passerella di molti, impegno di pochi”, il titolo che hanno scelto.

"Abbiamo deciso di scendere in piazza perchè - spiegano in una nota - su quella stagione di bombe e delitti eccellenti non abbiamo ancora una verità completa; l’impianto legislativo di contrasto alla criminalità organizzata e ai sistemi criminali, unico in Europa e nel mondo, ispirato e voluto da Falcone e Borsellino, rischia di essere definitivamente smantellato; è sotto attacco l'istituto dei collaboratori di giustizia, grazie ai quali conosciamo la struttura del potere mafioso criminale, ma soprattutto i rapporti con gli esponenti deviati della politica e delle istituzioni; Uomini condannati per mafia sono tornati a dettare la politica a Palermo e in Sicilia; nuove minacce di morte e progetti di attentato stanno mettendo a serio rischio alcuni magistrati, tra cui il consigliere del Csm Nino Di Matteo e il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri". 

Gli studenti, 30 anni dopo le stragi, chiedono una verità completa su Capaci e non vogliamo che la storia si ripeta con altri morti, trasformati in martiri ed eroi. "Vogliamo una memoria attiva e soprattutto una militanza giovanile e popolare, che riparta dal basso, dalle università, dalle scuole, dai quartieri e da ogni angolo di Palermo e della Sicilia, non istituzionale. Un’antimafia intersezionale, inclusiva e unita a tutte le altre lotte sociali (ambientale, antifascista, antirazzista, transfemminista)".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un sit in e un corteo per ricordare la strage di Capaci: gli studenti di Giurisprudenza scendono in piazza

PalermoToday è in caricamento