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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Dai Guttuso a Tornatore, la storia del cinematografo di Bagheria nel libro di Aiello e Napoli

La seconda fatica letteraria dei due autori è stata presentata al Museo Guttuso. Presenti all'evento il sindaco Patrizio Cinque e il regista Giuseppe Tornatore

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Erano “Anime di celluloide”, appassionati della settima arte i presenti. ieri, nel parterre di villa Cattolica, sede del Museo Guttuso, dove è stato presentato il volume “Storie del Cinematografo. Anime di celluloide a Bagheria. Dai Guttuso a Tornatore”  seconda fatica letteraria di Domenico Aiello e  Biagio Napoli, due amanti del cinema, o per usare appunto un termine a loro caro “due anime di celluloide”. Il libro non è solo la storia del cinema a Bagheria, ma è un pezzo di storia della città, è la storia di chi a Bagheria il cinema lo faceva, lo proiettava, lo gestiva e lo fruiva. E’ la storia dei locali, dei cinematografi, delle 7 sale attive tutte contemporaneamente in un momento d’oro della settima arte.

I bagheresi amano il cinema, questo è un dato di fatto, è l’amore per un’arte, a tutto tondo, e non potrebbe non essere così visto che questa città ha dato i natali al vincitore di un premio Oscar come Giuseppe Tornatore.

Il racconta soprattutto le esperienze dei tanti, non necessariamente intellettuali, che al cinematografo ci lavoravano. Tra questi, i proiezionisti Placido Ferrara, Isidoro Mancino, Lorenzo Orobello, Carmelo Gagliano e suo figlio Giuseppe Antonio, Gaetano La Barbera, Salvatore Rocella, unico non bagherese, e ultimo ma certamente non ultimo il fotografo Mimmo Pintacuda, che diverrà poi mentore di Tornatore. E ancora le famiglie di gestori: i Lo Medico, Filippo Lo Medico, scomparso nel recente febbraio del 2016, che ha donato al museo Guttuso un patrimonio di manifesti e locandine cinematografiche che costituisce oggi la preziosa sezione della cartellonistica cinematografica del museo, e ancora i Pampinella Carlo e Gabriele, I Gallina. E tanti altri personaggi che gravitavano attorno alle  sale cinematografiche che possedeva questa città dal primo Aurora, al cine Littorio poi Vittoria, Al Nazionale, il Corso,  Al Capitolol, l’Excelsior, il Supercinema, e le arene di Porticello e Aspra. Il mondo delle anime di celluloide viene raccontato dunque  grazie a proiezionisti, esercenti e appassionati, ai produttori che gli autori hanno intervistato, lasciandoli parlare a raffica, e riportando quasi integralmente nello scritto, il parlato, quasi a non voler perdere l’emozione del momento del racconto.

“Storie del cinematografo”  frutto del progetto degli Itinerari Guttusiani, finanziati nell’ambito del PO FERS Sicilia 2007 – 2013,  è stato definito dai curatori Fabio Carapezza Guttuso e Dora Favatella Lo Cascio “un grande affresco della storia del cinematografo a Bagheria vista attraverso i suoi protagonisti”: tra questi anche i Guttuso padre e figlio, Gioacchino Guttuso Fasulo e Renato Guttuso, ed era dunque una scelta naturale che la presentazione di questo volume avvenisse, al museo Guttuso, per questo legame che unisce Renato Guttuso al cinema. Dopo “Tornatore & Co. I ragazzi di via Sant'Angelo. Storia di un cineclub” Biagio Napoli e Mimmo Aiello tornano dunque a parlarci di cinema e questa volta raccontandoci un’inedita Bagheria, un volume che è arricchito dalle introduzioni di sindaco, assessore e curatori e dalla prefazione di Emiliano Morreale e dalla memoria di Giuseppe Tornatore. Alla presentazione, oltre agli autori, hanno partecipato il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, l’assessore alla Cultura Romina Aiello, il professor Emiliano Morreale e il regista bagherese Giuseppe Tornatore.

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