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Cronaca

Tunnel sotterranei e aree verdi: così rinasce il Policlinico

Si alza il sipario sul colossale cantiere dell'ospedale universitario, il più grande della città dopo quello per realizzare il tram. Cinquanta milioni di euro "trovati in zona Cesarini", ha spiegato il rettore Lagalla. La data di conclusione dei lavori è prevista per il 19 agosto 2015

C'è il tunnel a "Y", creato apposta per collegare il complesso di Radiologia con Ortopedia e Traumatologia. Ci sono anche le aree verdi, le nuove dotazioni tecnologiche, perfino il laboratorio di trucco per le donne malate di tumore. E poi laboratori, biblioteche, bar, farmacia centralizzata, strumenti di ultima generazione, sale per le terapie con tv e poltrone motorizzate. C'è tutto questo e altro nell'ospedale universitario che verrà, "battezzato" oggi dal rettore dell'Università, Roberto Lagalla. Si alza il sipario sul cantiere del Policlinico, il più grande della città dopo quello per realizzare il tram.

Cinquanta milioni di euro "trovati in zona Cesarini", come ha detto oggi Lagalla durante il sopralluogo. Il cantiere è stato aperto eccezionalmente ai giornalisti per una visita alle aree di lavoro. Presenti, tra gli altri, i vertici dell'azienda, il pool di progettisti, i rappresentanti della ditta che sta eseguendo gli interventi. La data di conclusione dei lavori è prevista per il 19 agosto 2015. In programma anche la riqualificazione di Oncologia, un moderno centro per interventi in urgenza-emergenza, la creazione del "piccolo teatro di accoglienza", per attori e clown. La grande novità è rappresentata dai tunnel sotterranei che metteranno in collegamento i diversi padiglioni tra loro, al fine di poter trasferire più agevolmente i pazienti nei diversi reparti.

Un'opera imponente, un cantiere colossale "che volevamo a tutti i costi regalare alla città - ha puntualizzato il rettore -. Siamo consapevoli dei disagi per i pazienti, per i medici, per il personale sanitario, per la città e ci adoperiamo quotidianamente per ridurli al minimo, ma siamo altrettanto consapevoli dell'importanza di quest'opera che darà un nuovo volto all'ospedale universitario, offrendo spazi, servizi, tecnologie d'avanguardia per la cura e la ricerca". Una ristrutturazione funzionale che prevede nuove edificazioni per 6.400 metri quadrati, ristrutturazioni per quasi 26 mila metri quadrati.

Il progetto riguarda la ristrutturazione di quattro grandi nuclei edilizi dell'ospedale, costituito da 20 padiglioni a due elevazioni. Il rettore Lagalla ha fatto il punto della situazione. Poi, ad alta voce, ha voluto rispondere così alle critiche mosse a proposito della "complessità" degli interventi: "Siamo riusciti a recuperare in extremis i finanziamenti che avremmo perso e abbiamo reso fruibile il mutuo, dopo un'attesa di 25 anni nella quale è stata data un'immagine di un Policlinico logoro. E mi assumo la piena e completa responsabilità del rinnovo del Policlinico. Rifarei tutto quello che ho fatto, nonostante i disagi e i sacrifici. Ma prima di tutto viene l'obiettivo comune. Abbiamo aperto il cantiere senza perdere i livelli assistenziali che abbiamo sempre garantito". (in basso alcune foto con le planimetrie del progetto)

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