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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

Il serpentone di tir attorno al porto, ecco il perché del traffico infernale: "Con il cantiere dell'Anello spazi limitati"

Un mix di cause determina la paralisi della circolazione in via Crispi, soprattutto il lunedì quando vengono scaricati i container. Monti a PalermoToday: "Da febbraio 2018 attendiamo il completamento della fermata ferroviaria, i ritardi ci impediscono di aprire un nuovo varco per i mezzi pesanti e un'area di accumulo". Controlli più lenti dopo l'introduzione del green pass

Il traffico attorno al porto è ormai diventato infernale. Non passa giorno che la carreggiata di via Crispi, in direzione piazza Giachery, non sia letteralmente paralizzata da tir incolonnati uno dietro l'altro che imbrigliano il resto dei veicoli in transito.

L'ingresso nello scalo dei mezzi pesanti si è complicato per un mix di cause: quella principale è rappresentata dal cantiere dell'Anello ferroviario che abbraccia una vasta parte dell'area portuale. Un "abbraccio" che soffoca la circolazione, con ripercussioni dentro e fuori i confini dello scalo. Una situazione aggravata dai controlli dei mezzi in entrata, più lunghi e complessi dopo l'introduzione del green pass, e il lunedì dallo sbarco dei container (operazione che richiede almeno 24 ore) che va a sommarsi al traffico ro-ro.   

Pasqualino Monti, presidente dell'Autorità portuale, non si nasconde dietro il classico dito: "C'è un problema oggettivo - dice a PalermoToday - e riguarda la mancanza di spazi per l'accumulo dei mezzi pesanti in un porto che non è quello di Los Angeles. Ogni giorno facciamo miracoli, ma fintanto che Rfi non ci restiuisce l'area in cui adesso c'è il cantiere dell'Anello ferroviario dovremo fare i conti con il traffico". Attualmente i mezzi pesanti entrano all'interno dello scalo principalmente dal varco Colombo e in parte dal Santa Lucia. E' questo il fronte "caldo" attorno al porto, che fa bloccare il traffico già prima del varco Amari. Creando così, quasi quotidianamente, un lungo serpentone di tir.

Per spezzare il traffico e rendere la circolazione più fluida, l'Autorità portuale ha in progetto di aprire un'altra entrata per i mezzi pesanti tra il varco Santa Lucia e il Colombo, poco prima di via Piano Ucciardone. "Se prima però non finiscono i lavori dell'Anello ferroviario - spiega il presidente dell'Authority - non abbiamo come fare. Tra l'altro i ritardi nella realizzazione dell'Anello stanno pesando sui lavori per la nuova interfaccia porto-città, che comunque contiamo di avviare a dicembre". Secondo l'iniziale cronoprogramma, Rfi avrebbe dovuto restituire l'area in cui verrà realizzata la fermata porto nel febbraio 2018. "Sono passati oltre tre anni - prosegue Monti - e ci ritroviamo ancora con questo 'buco nero'. Attendiamo da Rfi, con cui abbiamo più volte interloquito, risposte sulla tempistica di fine lavori".

Liberata quest'area si verrebbe a creare uno spazio cosiddetto di pre-accumulo per i mezzi pesanti che, unitamente allo spostamento del terminal container a Termini Imerese, dovrebbe alleggerire sia il traffico su via Crispi sia quello dentro lo scalo. "Il nostro auspicio - conclude Monti - è che si vada spediti verso la fine dei lavori: purtroppo i ritardi dell'Anello ferroviario, e mi riferisco all'intera opera, ce li stiamo piangendo ancora".  

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