Protesta Gesip, gli operai restano sulla gru: "tafferugli al porto"
Continua la protesta dei 6 dipendenti dell'azienda partecipata dal Comune. Vogliono risposte prima che scadano i contratti il 31 dicembre. Dal sindacato: "I carabinieri hanno caricato il presidio dell'Usb"
Tafferugli in via Crispi fra le forze dell'ordine ed i manifestanti dei sindacati in favore dei lavoratori Gesip in protesta. "I carabinieri hanno caricato il presidio del sindacato Usb al porto di Palermo, in solidarietà con i 6 lavoratori della Gesip che da ieri sono in cima ad una gru solleva container per protestare contro il pericolo di licenziamento che si prospetta per 1.750 lavoratori", si legge in una nota.
Il presidio Usb si è ora spostato sugli ormeggi del porto ed i manifestanti si dichiarano pronti a gettarsi in acqua se le forze dell'ordine dovessero tentare nuovamente lo sgombero. L'Usb di Palermo ha chiesto un incontro urgente con il Sindaco e l'immediato intervento del Prefetto.
La Gesip, azienda pubblica partecipata dal Comune, dal 2001 gestisce nel capoluogo i servizi di pulizia e custodia degli immobili comunali degli impianti sportivi, del trasporto dei disabili e del verde pubblico. Il 31 dicembre scadrà la cassa integrazione in deroga, senza che alcuna soluzione sia stata ancora proposta dall'amministrazione comunale.
Uno dei manifestanti "ha avuto una crisi e ha minacciato di lanciarsi dalla gru - ha spiegato un altro degli operai Gesip al Gds.it -. Qui ci sono i vigili del fuoco che stanno tentando di convincerlo a scendere ma lui si rifiuta. Non abbiamo cibo, solo acqua, siamo esasperati, vogliamo risposte dal sindaco".
"I lavoratori protagonisti della protesta – aveva dichiarato Paolo Di Gaetano, della Usb di Palermo - sono intenzionati a non mollare l'iniziativa di lotta finché non avranno concreti segnali da parte del Sindaco il quale, insieme a tutta la sua Giunta, continua a dimostrare una palese indifferenza nonostante in più incontri i lavoratori abbiano prospettato possibili soluzioni alla vicenda”.
