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Cronaca

Dopo Genova anche Palermo si scopre fragile: "Ponti sull'Oreto in condizioni drammatiche"

Mentre il Codacons ha deciso di diffidare il prefetto chiedendo di disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico, il gruppo consiliare 5 Stelle attacca: "Lavoriamo con impegno da mesi per portare all'attenzione che merita la sicurezza dei ponti palermitani"

Partendo dal caso del ponte crollato a Genova l'attenzione si è spostata anche su tutte le infrastrutture che in Italia hanno raggiunto il "fine vita" e che necessitano di interventi urgenti di manutenzioni straordinaria. Se timore sorge dall'inquientante storia dei viadotti Morandi ad Agrigento, e Roma, sono decine le strutture finite sotto l'occhio dell'attenzione mediatica in tutto il territorio nazionale.

All'indomani della tragedia accaduta a Genova l'associazione dei consumatori Codacons pone sotto la lente di ingrandimento lo stato delle infrastrutture sul territorio italiano, mettendo in luce ponti e viadotti che secondo l'associazione necessitano di accertamenti urgenti.
Il Codacons ha così lanciato un'allerta sullo stato delle infrastrutture che sussistono anche in Sicilia.

Non ci sono viadotti a Palermo e provincia (si parla del Ponte Simeto sull'autostrada Catania-Palermo, ma in provincia etnea). L'Associazione chiede il blocco dei mezzi pesanti su questi cavalcavia/viadotti per 30 giorni, così da dare modo ai tecnici di provvedere alle necessarie verifiche sullo stato e la sicurezza della struttura. E impiego del genio militare - non di privati - per realizzare a stretto giro le verifiche necessarie insieme ai gestori, così da minimizzare l'impatto sul traffico.

In questo senso il Codacons ha deciso di diffidare anche il prefetto di Palermo e quelli di Agrigento, Caltanissetta, Catania, "chiamati in causa quali responsabili diretti della sicurezza pubblica. L'Associazione chiede di disporre un blocco “temporaneo” per alleggerire il traffico sui viadotti a rischio.

"Una necessità che s'impone alla luce dei fatti per dar modo di svolgere un'attenta opera di monitoraggio e valutazione del rischio, con disagi minimi per l'economia e il commercio (vista la possibilità per gli autotrasportatori di individuare percorsi alternativi, come accade normalmente allorché i sindaci vietano il passaggio dei TIR nel loro Comune). "Il Codacons - fanno sapere - mette il suo staff legale a disposizione dei cittadini sardi che vogliano segnalare situazioni di ponti e viadotti a rischio. Per contattare l'Associazione basta scrivere all'indirizzo info@codacons.it, o – dal 20/8 – contattare il numero verde 800.582493".

Intanto il portavoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Giorgio Trizzino, ha replicato alle parole del sindaco Leoluca Orlando, in merito ai sopralluoghi tecnici chiesti sul ponte Corleone e sul ponte Oreto. Il gruppo consiliare ha scritto al comando provinciale dei vigili del fuoco, al Dipartimento regionale protezione civile e all’Ufficio del Genio civile per chiedere controlli sull'arteria viaria. Per Orlando e l'assessore Arcuri si tratta però di "sterile polemica". "Mi riesce difficile francamente capire a cosa si riferisce il Sindaco quando parla di 'sciacallaggio' riferendosi ai parlamentari nazionali, regionali ed ai consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle di Palermo, che sollecitano sopralluoghi tecnici sui due ponti Corleone e Oreto, che collegano la città con il resto della Sicilia orientale. In questi giorni è come se fossimo tutti lì, noi palermitani, sul ciglio di quei due ponti dai quali negli anni passati qualche povero disperato ha anche deciso di togliersi la vita lanciandosi nel vuoto. Siamo bloccati e attoniti, con gli occhi e la bocca spalancati sul vuoto che ci sta davanti. Siamo così noi palermitani, che improvvisamente ci svegliamo dopo che ci siamo accorti del pericolo imminente. Siamo proprio così: ozianti prima, allarmati poi e spiazzati dopo. Sarà un mio limite, ma stento a comprendere il modo con cui è stata governata la nostra città in questi ultimi anni e mi riesce più difficile comprendere le motivazioni per cui è stata rinnovata la fiducia in chi ha dimostrato di non essere in grado di dare risposta alle emergenze in cui quotidianamente viviamo".

Il gruppo consiliare cinquestelle di Palermo sull'argomento ha aggiunto: "Noi non abbiamo certo oziato, ma lavoriamo con impegno da mesi, insieme ai tanti preziosi attivisti e cittadini, per portare all'attenzione che merita la sicurezza dei ponti palermitani". In una nota si parla di "drammatiche condizioni strutturali dei 2 ponti sul fiume Oreto. Il 24 marzo scorso tramite pec il gruppo Consiliare del M5S ha inoltrato una richiesta di urgente verifica e intervento, che vista la superficialità e l’immobilismo dell’amministrazione comunale, è stata indirizzata al comando dei vigili del fuoco, al Dipartimento della Protezione Civile, al Genio Civile e per conoscenza anche alla Procura della Repubblica e che ha portato al primo intervento per quanto palliativo concluso nelle settimane scorse. Il gruppo Consiliare del M5S ha chiesto, e più volte sollecitato, copie di relazioni, indagini, documenti e atti, che permettessero di ricostruire con esattezza l’attività di controllo e manutenzione dell’ultimo ventennio, ma l’Amministrazione comunale, che probabilmente ha colpe da nascondere, ha negato e continua a negare da mesi".

"Il 31 luglio - conclude la nota - il gruppo Consiliare del M5S ha effettuato un sopralluogo sul ponte Oreto e denunciato lo stato di grave degrado evidente emerso. Stiamo continuando il lavoro serio degli ultimi mesi, affinché la giusta attenzione che in questi giorni tutto il Paese riserva al tema della sicurezza delle infrastrutture, possa imporre al sindaco Orlando di ascoltare le richieste che il gruppo Consiliare del M5S porta avanti da mesi nel bene della comunità e rappresentando le preoccupazioni e le segnalazioni di una (per fortuna) sempre ampia e attenta porzione di cittadini palermitani".

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