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Cronaca

"Caro Salvini, i poliziotti palermitani sono rimasti senza pantaloni"

La protesta del sindacato LeS - costretto a mettere mano al portafoglio per sopperire alla carenza di vestiario estivo - che adesso si appella al ministro dell’Interno: "Siamo orgogliosi che lei indossi la nostra divisa ma lo saremmo ancor più se permettesse di indossarla anche a noi"

I poliziotti restano senza brache e gli agenti adesso si appellano al ministro Salvini. "Siamo orgogliosi che lui indossi la nostra divisa ma vorremmo farlo anche noi...". Il paradosso si materializza a Palermo dove il sindacato compra di tasca sua i pantaloni per i poliziotti. L’iniziativa è della segreteria provinciale del sindacato LeS (Libertà e sicurezza polizia di Stato). Elvio Vulcano, coordinatore nazionale per la stampa e per le comunicazioni del sindacato, ammette: "Giorni fa denunciavamo l’acquisto poco oculato dei nuovi 'gradi', che si scioglievano al sole ma la nostra contestazione era prevalentemente rivolta al fatto che i colleghi non sanno dove attaccare i nuovi distintivi di qualifica, visto che mancano le divise".

E scoppia così il caso. "Anche il nostro segretario nazionale Giovanni Iacoi - prosegue Vulcano - ha fatto notare che per poter vestire il personale che doveva sfilare in occasione della festa della polizia e della Repubblica, si è dovuto fare una raccolta di indumenti tra i diversi magazzini di vestiario della polizia sparsi in tutta Italia mentre prima ogni magazzino poteva far fronte al vestiario dei poliziotti con le proprie dotazioni. Oggi la misura è così colma che prendono il via iniziative eclatanti, come quella intrapresa dalla nostra segreteria provinciale di Palermo che ha acquistato dei pantaloni della divisa operativa estiva per donarli ai poliziotti che giornalmente lavorano su strada e che sono stati costretti, per tale ragione, a prestare servizio con pantaloni ormai logori o addirittura invernali".

Il segretario provinciale Pasquale Guaglianone sbotta: "Abbiamo deciso di non attendere all’infinito risposte dall’amministrazione che, più volte, ha sottolineato l’impossibilità di fornire adeguato vestiario ai poliziotti di Palermo. La nostra iniziativa è scaturita dalla necessità di salvaguardare il decoro della divisa e dare al contempo un segnale concreto di vicinanza ai colleghi che sono impegnati giornalmente su strada per garantire la sicurezza dei cittadini palermitani".

"L'unico rammarico -  ha concluso Guaglianone - è non aver potuto al momento accontentare tutti: siamo un piccolo sindacato e le nostre possibilità economiche sono limitate e per di più le esigenze rappresentate dai colleghi vanno oltre la sola mancanza dei pantaloni estivi. Noi con questa iniziativa abbiamo però voluto lanciare un piccolo segnale di attenzione e vicinanza ai poliziotti palermitani". La segreteria nazionale "chiama" il ministro dell'Interno: "Ci appelliamo a Salvini: siamo orgogliosi che lei indossi la nostra divisa ma lo saremmo ancor più se permettesse di indossarla anche a noi".

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