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Cronaca

Polemica a Modena, Comune diserta la fiaccolata per Borsellino: uno studente scrive al sindaco

Scontro tra maggioranza e opposizione dopo la mozione presentata da un consigliere di Fratelli d'Italia. Marco Alessandra, presidente della Consulta provinciale degli Studenti si rivolge al primo cittadino Giorgio Pighi

Polemica al comune di Modena sulla partecipazione alla fiaccolata per ricordare Paolo Borsellino. Il consigliere di Fratelli d'Italia, Michele Barcaiuolo, ha presentato un documento nel quale si chiedeva che il prossimo 19 luglio un rappresentante dell’amministrazione, con il gonfalone della città, prendesse parte all'iniziativa organizzata dal Forum XIX luglio nel capoluogo siciliano.

Ma al momento del dibattito gli animi si sono accesi, nell'istante in cui si è palesata l'intenzione dei consiglieri del Partito Democratico di votare contro la proposta. La pietra dello scandalo? Per la maggioranza, in estrema sintesi, l'adesione alla fiaccolata non è stata possibile perché fra le associazioni aderenti all'iniziativa vi sono anche gruppi appartenenti al centrodestra o all'estrema destra.

A nulla sono valsi i tentativi dell'opposizione, e di Barcaiuolo in primis, volti a mostrare come la manifestazione fosse – e sia in effetti – assolutamente trasversale, con tanto di patrocinio della Presidenza della Regione Sicilia e della Presidenza del Consiglio vomunale di Palermo, enti governati dalla sinistra.

E ieri Marco Alessandra, presidente della consulta provinciale degli studenti di Palermo, ha scritto una lettera al sindaco Giorgio Pighi sulla mancata partecipazione del Comune alla manifestazione organizzata dal Forum 19 luglio. Di seguito il testo:

“Sono venuto a conoscenza della recente polemica che ha coinvolto le istituzioni della città di Modena riguardo l’adesione del Comune alla tradizionale Fiaccolata del 19 luglio a Palermo in memoria di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta. Non riesco a nascondere la delusione per quanto successo. Sia da giovane palermitano, nato e cresciuto nella città di Falcone e Borsellino, che da Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Palermo sento il dovere di scriverLe per cercare di spiegarLe il senso della Fiaccolata alla quale non volete aderire e, più in generale, all’importanza che ha la memoria nella lotta contro la mafia.

La Fiaccolata del 19 luglio è ormai da 17 anni una delle mobilitazioni antimafia più importanti in Sicilia. È vero, nasce all’indomani dalla strage del 1992 dalla volontà di quelle sigle giovanili in cui militò da giovane Paolo Borsellino. Però con il tempo questa manifestazione ha superato gli steccati ideologici e politici coinvolgendo trasversalmente i cittadini palermitani. Con la nascita del “Forum XIX Luglio”, cartello che unisce circa quaranta tra associazioni e movimenti di ogni ambito sociale, la Fiaccolata è diventata patrimonio non solo di Palermo ma di tante altre città siciliane e italiane. Anche le istituzioni locali da anni aderiscono alla Fiaccolata portando in piazza il proprio gonfalone. Si tratta di amministrazioni governate da coalizioni di ogni schieramento politico. Per questo motivo anche la Consulta Provinciale degli Studenti, maggiore organo locale di rappresentanza studentesca, ha deciso di aderire. Non per puro formalismo ma per convinta volontà di esserci.

Perché partecipare alla Fiaccolata di Palermo? Questa è la domanda che un amministratore di Modena potrebbe farsi. Io nel 1992 non ero ancora nato però quella data ha segnato tutto il nostro popolo. Vivo ogni giorno la realtà di Palermo. Certo, oggi il potere della mafia è nettamente più debole grazie anche all’opera di uomini come Borsellino. Però ancora non è del tutto debellata. Si respira ancora a Palermo un clima di paura, di una presenza ingombrante seppur invisibile. Buona parte dei commercianti continua a pagare il pizzo, apprendiamo continuamente della presenza della mafia dove girano grosse quantità di denaro. E poi la parte che più mi sta a cuore: ancora tanti ragazzi vedono nei boss uomini “potenti” che sanno farsi “rispettare” e che in fondo sanno aiutare altri cittadini in difficoltà. Mi chiedo: che messaggio danno a questi ragazzi le istituzioni che non aderiscono a manifestazioni antimafia come la Fiaccolata per Borsellino o la marcia del 23 maggio per Falcone? Partecipare a manifestazioni quali la Fiaccolata del 19 luglio significa colpire frontalmente la mafia. La forza di questo tipo di criminalità organizzata non si basa solo sulla violenza ma soprattutto sul consenso sociale. Scendere pubblicamente in piazza, coinvolgendo cittadini di ogni età e orientamento politico nel nome di Borsellino, contribuisce a scalfire tale consenso e dimostrare che c’è una parte maggioritaria della società che non vuole convivere con la mafia. La mafia vuole che i suoi “nemici” siano divisi. Perché darle questo vantaggio?

In tal senso Falcone e Borsellino furono l’esempio che ogni divisione si può superare nel nome della giustizia e dell’amore per la propria terra. È risaputo che i due avevano idee politiche diversa ma questo non impedì loro di unire le forze nella lotta contro la mafia.
Io ho profondo rispetto di Modena e della sua medaglia d’oro della Resistenza. Non riesco a capire però quale sia il nesso con la nostra Fiaccolata e l’impossibilità di parteciparvi. Come già ho rilevato altri enti locali (in primis il Comune di Palermo, la Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana e l’Università degli Studi di Palermo) partecipano da anni con il proprio gonfalone. Partecipano perché sanno bene che la Fiaccolata è una manifestazione di popolo trasversale. Lei crede realmente che queste istituzioni non siano fedeli ai valori costituzionali in quanto aderiscono alla Fiaccolata per Borsellino?

Io penso che la Sua partecipazione alla Fiaccolata possa mettere fine a queste polemiche che non credo rendano onore alla vostra splendida città. Se Lei ci ripensasse noi studenti di Palermo saremmo lieti di accoglierla in piazza e andare insieme in Via D’Amelio. Lei stesso potrà rendersi conto che la Fiaccolata non è una manifestazione di parte. Infine mi permetto di sottolineare che la mafia non è più una questione unicamente meridionale. La cronaca ogni giorno informa che la mafia si è ormai infiltrata pesantemente in tutte le regioni d’Italia. Serve quindi mantenere alta la tensione dimostrando che da nord a sud esiste una comune sensibilità su questi temi. Le assicuro, caro Sindaco, che se il gonfalone di Modena sfilerà insieme a quello di Palermo dimostreremo che siamo più forti dell’arroganza e della violenza di qualsiasi boss.

Fabio Giambrone è il nuovo presidente della Gesap, la società di gestione dell’aeroporto di Palermo Falcone e Borsellino. La nomina, all’unanimità, è arrivata nel corso del Consiglio di amministrazione che si è tenuto oggi alla Camera di commercio.  Giambrone prende il posto di Giuseppe Modica, attuale presidente dell’Amat. “Ringrazio il consiglio di amministrazione per la fiducia accordatami – ha detto Giambrone – Assieme lavoreremo per il rilancio dell’aeroporto in un’ottica di internazionalizzazione e di sviluppo del territorio”. "A Fabio Giambrone – ha detto il Sindaco Leoluca Orlando – formulo i miei complimenti per la nomina augurando buon lavoro e grazie alla sua professionalità sarà capace di avviare una nuova fase di rilancio  internazionale del nostro aeroporto primo biglietto da visita per i turisti provenienti da ogni parte del mondo." (Fonte: ModenaToday)

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