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Cronaca Capaci

A caccia di Pokemon davanti alla stele che ricorda la strage di Capaci, è polemica

Il gioco del momento fa ancora discutere: la statua eretta per ricordare l'uccisione di Giovanni Falcone è infatti diventata teatro delle guerre virtuali. Il disappunto della sorella del giudice antimafia

Ventiquattro anni fa il tritolo. Oggi i Pokemon. Anche la stele che ricorda la strage di Capaci, lungo l'autostrada A29, si trasforma in un luogo nel quale si può scatenare la "battaglia" con i mostri Pokemon. La statua eretta per ricordare l'uccisione di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i tre poliziotti della scorta è infatti diventata teatro delle guerre virtuali. Una sorta di "palestra di combattimento". Si tratta del gioco del momento, che spopola tra giovanissimi in tutto il mondo.

Tutti a caccia di Pokemon con i tablet e gli smartphone. E nei social in questi giorni è scoppiata la polemica. "Una mancanza di sensibilità abnorme, che è persino difficile da commentare - ha commentato sul sito dell'Adnkronos, Maria Falcone, sorella del giudice antimafia -. Ci sono luoghi della memoria che sono sacri, simboli per un'intera nazione del sacrificio di uomini e donne nella lotta a Cosa nostra. E' assurdo che quel luogo venga utilizzato per un gioco, è una scelta che mi addolora. Chiedo all'azienda di escluderlo e di considerare con la giusta consapevolezza il significato di quella stele".

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