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Cronaca

Omicron: in farmacia scarseggia lo Zitromax, l'antibiotico più usato per la malattia

L'Ordine: "La situazione è in ripresa e tornerà alla normalità in una settimana. Non fatevi prendere dal panico e usate i farmaci solo sotto prescrizione"

Sugli scaffali delle farmacie ci sono poche scorte di Zitromax, l'antibiotico più utilizzato per la terapia domiciliare del Covid. Scarseggia anche la tachipirina e sono quasi introvabili i farmaci usati per la cura delle sindromi influenzali nei bambini. La situazione, però, sembra essere migliorata rispetto ai giorni scorsi in cui, con l'aumento dei contagi e per effetto di una psicosi generale da Omicron, la richiesta era schizzata alle stelle e i farmaci erano praticamente terminati in tutte le farmacie. Le case produttrici hanno ricominciato a rimpolpare la produzione e dunque la fornitura nei depositi e nel giro di una settimana la situazione dovrebbe tornare alla normalità. 

L'esperto: "Lo Zitromax non serve a curare il Covid"

"Questa mattina ho girato tre farmacie - segnala una lettrice di PalermoToday - cercavo lo Zitromax per il mal di denti ma nulla, sparito". "La zitromicina - spiega il consigliere di Federfarma Palermo Davide D'Alessandro - in questo momento non è di facile reperimento, arriva a singhiozzo ma riusciamo a evadere le richieste. Abbiamo contatti con le aziende farmaceutiche che ci rassicurano sul fatto che nel giro di pochi giorni saranno reperibili anche gli equivalenti". 

Tra gli effetti "collaterali" dell'impennata dei contagi, nelle ultime due settimane c'è stata infatti una vera corsa ad accaparrarsi i farmaci in questione che, in piena quarta ondata, sembrano per molti la panacea contro ogni male. Non appena, però, si è sparsa la voce della loro assenza, nei giorni seguenti c'è stata una fisiologica diminuzione delle richieste e, dunque, una minore pressione. A riguardo Mario Bilardo, presidente provinciale dell'Ordine dei farmacisti si mostra ottimista. "La situazione rispetto ai giorni scorsi è di gran lunga migliorata ma non è ancora a regime. Prima che si ristabilizzino le scorte nelle farmacie e nei depositi passerà qualche giorno. La situazione sarà diversa laddove da parte del produttore dovessero esserci delle carenze, ma sono propositivo".

Ad andare a ruba e a scarseggiare sono anche le forniture di tachipirina. "E' un momento particolare - dice D'Alessandro - nello stesso periodo si è concentrata una grande richiesta sia per l'aumento dei contagi da Covid che per le annuali sindromi influenzali ed è stata messa a dura prova la facoltà produttiva dell'azienda farmaceutica dal momento che la richiesta si è quadruplicata rispetto al solito. In ogni caso, nelle farmacie, riusciamo a soddisfare le richieste anche con un paracetamolo generico". 

Ma se, seppur a singhiozzo, nelle farmacie qualche confezione di zitromicina e tachipirina si trova, a destare vera preoccupazione è la quasi assenza di antibiotici per i bambini, i cosiddetti macrolidi. "Questo è un problema più serio, perché a un po' di tempo scarsamente disponibili se non assolutamente indisponibili", segnala con preoccupazione il consigliere di Federfarma. "La legge - aggiunge - ci impone la segnalazione di mancanza, ma quella degli antibiotici per i pià piccoli è una situazione che va risolta perché quando c'è la mancanza di uno o due principi attivi ne possiamo consigliare un altro, ma se non ce ne sono totalmente, la cosa diventa critica". 

Bilardo e D'Alessandro invitano i cittadini a non farsi prendere dal panico e lanciano l'allarme sullo spettro dell'antibiotico-resistenza. "Inutile - dicono - fare scorte di farmaci che non andrebbero utiliizzati. L'antibiotico-resistenza è persino più pericolosa di altre situazioni e la zitromicina non è farmaco d'elezione nella cura del Covid". "Il virus - conclude il consigliere della Federazione dei titolari di farmacie - dà problemi respiratori di natura virale e infezioni batteriche solo nel 10 per cento dei casi, ed è questo il frangente in cui va utilizzato. Gli antibiotici vanno usati solo sotto rigida prescrizione medica per chi ne ha effettivo bisogno. Stessa cosa anche per la tachipirina. In caso di complicanze sarà il medico a suggerire come comportarsi ma la cura fai da te è sempre sbagliata". 

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