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Il caso

Pnrr, i sindaci di 32 Comuni esclusi non ci stanno: "Pronto ricorso al Tar contro la Città metropolitana"

I primi cittadini hanno chiesto la sospensione in autotutela del decreto con la graduatoria dei progetti e denunciano "tante incongruenze" e "grossi deficit di ammissibilità". Nel mirino ci sono alcuni dei 57 interventi previsti in cui il soggetto attuatore è l'ente di Palazzo Comitini

Trentadue sindaci di Comuni palermitani esclusi dalla prima tranche di progetti, per un importo complessivo di circa 198 milioni, previsti dalla Città metropolitana con i fondi del Pnrr hanno annunciato che presenteranno ricorso al Tar contro la graduatoria stilata dall'ente guidato dal sindaco metropolitano Leoluca Orlando. I primi cittadini in un documento inviato allo stesso Orlando, con cui hanno chiesto la sospensione in autotutela del decreto con la lista dei progetti, denunciano "tante incongruenze" e "grossi deficit di ammissibilità". Nel mirino ci sono alcuni dei 57 interventi previsti in cui il soggetto attuatore è la Citta metropolitana di Palermo. 

Hanno firmato la lettera i sindaci dei Comuni di Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Baucina, Bompietro, Caccamo, Caltavuturo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Cerda, Ciminna, Cinisi, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Giardinello, Godrano, Isnello, Lascari, Montemaggiore Belsito, Mezzojuso, Petralia Soprana, Polizzi Generosa, Pollina, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Valledolmo.

Nel documento si contesta il Piu, piano integrato urbano, presentato mercoledì scorso dallo stesso Orlando, insieme ad Antonella Marascia, segretario e direttore generale, e Orazio Amenta, funzionario esperto tecnico, coordinatore dell’ufficio staff Pnrr della Città metropolitana. Il Piu prevede 57 interventi a Palermo e in diversi comuni della provincia da realizzare entro il 31 marzo 2026. In seguito, i sindaci dei centri rimasti fuori hanno inviato la missiva in cui chiedono alla Città metropolitana di rivedere la graduatoria.

"Speravamo in un passo indietro di Orlando - dice il sindaco di Cerda, Salvatore Geraci - ma non ci ha ricevuto e non risponde al telefono. Da parte sua solo silenzio assoluto e chiusura a riccio. Martedì 29 marzo presenteremo il ricorso". A detta di Geraci sono diverse le procedure non rispettate dalla Città metropolitana:  "I progetti si dovevano presentare entro il 7 febbraio - continua - ma la commissione di valutazione si è chiusa l'11 marzo. I progetti sono stati approvati il 17 marzo. Non c'è stata nessuna valutazione tecnica da parte dello staff, i progetti non sono adeguati ad alcun criterio di ammissibilità". 

Secondo il sindaco di Cerda i fondi europei "saranno così destinati solo a Palermo e ai comuni più grossi allargando il gap strutturale piuttosto che accorciandolo e snaturando quella che era la filosofia del Pnrr". Un esempio? "A Cerda speravamo di poter realizzare un polo sportivo e invece rimarremo altri 30 anni senza alcuna area attrezzata per più di 500 ragazzi".

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