Il 2015 palermitano tutto d’un fiato: fatti e misfatti dell’anno che se ne va
Gioie, lutti e rivoluzioni: è stato un anno di sangue, manette e scandali. Da Mattarella al tram, dall'omicidio di Aldo Naro alla morte di Tania: ecco una selezione di tredici tra i fatti palermitani che più hanno catalizzato l'attenzione dei media durante il 2015
Si è aperto con l'incoronazione di Mattarella, nel mese di gennaio, e si è chiuso con la prima corsa ufficiale del tram. Quello che va in archivio è un anno che però verrà forse ricordato per la lunga scia di scandali. O ancora per la terribile catena di incidenti, oppure per gli omicidi. Il 2015 palermitano è stato un anno di sangue, manette, gioie e scandali. Ecco una selezione di tredici tra i fatti palermitani che più hanno catalizzato l'attenzione dei media durante questo 2015.
MATTARELLA, UN PALERMITANO SUL COLLE - Sabato mattina, ultimo giorno di gennaio. In via Libertà, a Palermo, scende la pioggia, fa freddo. La notizia che tutti aspettano arriva alle 12.57. Sergio Mattarella è il nuovo presidente della Repubblica. Lo spoglio a Montecitorio ha ufficializzato la proclamazione: alla quarta votazione il palermitano taglia il traguardo delle 505 preferenze. Lunghissimo l’applauso che ha salutato la “fumata bianca” a Montecitorio. Festeggia anche Palermo.
SAN VALENTINO NEL SANGUE - E' San Valentino, la notte degli innamorati. Aldo Naro, futuro medico, è un ragazzo di 25 anni - innamorato della vita - che festeggia la sua laurea con gli amici, al Goa, una discoteca vicino alla Zen. Scoppia una rissa all'interno del locale. Ne fa le spese proprio Aldo. Viene pestato brutalmente e ucciso da un calcio. E' soccorso ma muore poco dopo a Villa Sofia. Il giorno dopo - è un sabato - Palermo si sveglia sotto shock.
DA PALADINO DELLA LEGALITA' ALLE MAZZETTE - "Mafia? Il clima è cambiato, ora i commercianti collaborano". A parlare è Roberto Helg, il 24 gennaio. Poco più di un mese dopo (3 marzo) il presidente della Camera di Commercio passa da paladino della legalità alle manette per estorsione. In qualità di vicepresidente della Gesap avrebbe infatti chiesto e ottenuto il pagamento di 100 mila euro dal pasticciere Santi Palazzolo. Sulla scrivania di Helg viene trovata una busta con 30 mila euro in contanti. "Sono povero, avevo bisogno di soldi", dirà poi per giustificarsi.
SCRICCHIOLA LA PALERMO-CATANIA - Quando la primavera galoppa lontano dall'inverno, la Sicilia si spezza a metà. E' un pomeriggio gonfio di sole quando sull'autostrada Palermo-Catania inizia a scricchiolare un viadotto. Immediatamente viene chiuso un tratto di autostrada, tra Scillato e Tremonzelli nella carreggiata in direzione del capoluogo etneo. A causare il cedimento è stata una frana nella strada provinciale che passa sotto al viadotto. E' il 10 aprile. L'argomento diventa di dominio nazionale. Palermo e Catania diventano improvvisamente lontanissime. Nell'attesa dei lavori spunta una trazzera, prima, e una bretella dopo.
VIA LIBERTA', LA MORTE DI TANIA - Domenica mattina, metà maggio. E' presto, piove, non fa caldo e neanche freddo. C'è una giovane donna che sta andando a lavorare al call center Alicos. Tania Valguarnera attraversa la strada in via Libertà come ogni giorno. Viene falciata e uccisa da un "pirata", che poi tenta inutilmente la fuga. L'impatto avviene all'altezza di via Cordova. Palermo piange Tania: si sarebbe sposata qualche mese più tardi.
CROCETTA-TUTINO, L'INTERCETTAZIONE SHOCK - "Lucia Borsellino va fatta fuori, come suo padre". La frase è attribuita Matteo Tutino, primario di Villa Sofia (arrestato nei giorni precedenti per truffa e peculato) in una telefonata con il governatore Crocetta. L'intercettazione è rivelata dall'Espresso. Siamo a metà luglio, cuore di un'estate caldissima. Scoppia uno scandalo per la reazione "inesistente" da parte del governatore. Crocetta finisce sulla graticola ma col passare dei giorni crescono ombre e sospetti sulla veridicità della frase incriminata.
ESPLODE LO SCANDALO DEI BENI CONFISCATI - E' il 9 settembre e a Palermo esplode lo scandalo. La procura di Caltanissetta indaga sulle anomalie nella gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia. Al centro dello scandalo finisce Silvana Saguto, presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo. I reati ipotizzati sono corruzione, induzione alla concussione e abuso d'ufficio. Coinvolti anche l'avvocato Gaetano Cappellano Seminara e il consulente Lorenzo Caramma.
VIA DELLA CONCILIAZIONE, LA MAFIA SPARA IN STRADA - Tornano a soffiare venti di mafia a Palermo. Sembra un sabato sera tranquillo in via della Conciliazione, nella zona di via Oreto, quando improvvisamente i colpi di pistola cancellano la quiete. Mirko Sciacchitano, 29 anni, è stato ucciso a colpi di pistola: viene crivellato senza pietà. Era sposato da tre mesi. Urla, lacrime, strazio. "Vedi se respira - dice la madre alla nuora - non può essere vero. La mia vita è finita". Un omicidio collegato a un altro agguato avvenuto poco prima nei paraggi. Il delitto di Mirko Sciacchitano a dicembre finirà anche al centro dei fermi dell’operazione “Torre del diavolo”, una maxi operazione che ha smantellato il clan di Porta Nuova.
FAR WEST AI CHIAVETTIERI - E' la notte tra il 7 e l'8 novembre quando Palermo fa i conti con il lato peggiore della movida. Sono scene di ordinaria follia quelle che si consumano in una delle zone più affollate della vita notturna palermitana. Scoppia una rissa tra giovani, volano sedie e tavolini per aria. E a un certo punto spunta pure un machete. Diversi i feriti, un locale viene distrutto. La notizia fa il giro della città.
CIAO CIAO IACHINI, FINE DI UN SOGNO - Aveva preso il Palermo dai bassifondi della B e a poco a poco lo aveva portato alle soglie dell'Europa, con un calcio a tratti bellissimo, grazie anche alle magie di Dybala e Vazquez. Ma la panchina di Beppe Iachini - l'allenatore più longevo dell'era Zamparini - crolla quando meno te l'aspetti, dopo una vittoria col Chievo. E' il 10 novembre, il Palermo è in zona salvezza ma al presidente non basta. Il ribaltone si materializza in una mattina surreale. Poche ore dopo al Barbera c'è già il nuovo allenatore, Davide Ballardini, che un mese prima era stato avvistato in città.
UNIVERSITA', QUEL BALCONE MALEDETTO - E' successo di nuovo. Il volo, il tonfo, i perché. Un giovane di 19 anni, iscritto al primo anno del corso di Mediazione linguistica, muore dopo essere precipitato da un balcone dell'Aula Seminari, al settimo piano della Facoltà di Lettere. Destino beffardo: è lo stesso balcone dove cinque anni prima si era lanciato Norman Zarcone, dottorando di 27 anni. E' il pomeriggio del 20 novembre. Si torna a parlare di generazioni senza futuro e di sogni mortificati troppo presto.
ECCO LOREFICE, LO MANDA IL PAPA - Per molti è l'uomo della svolta. Si chiude l'era targata Paolo Romeo, il cardinale voluto da Benedetto XVI. Si apre quella di Corrado Lorefice, 53 anni, parroco nella chiesa di San Pietro a Modica e vicario episcopale per la pastorale nella diocesi di Noto. Era considerato un outsider, diventa arcivescovo di Palermo, superando la concorrenza dell’ex numero tre della Cei Domenico Mogavero e dell’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi. "Lo manda il Papa", si dice. Avrebbe colpito Bergoglio per la sua attenzione verso gli ultimi.
IL TRAM DEI DESIDERI E' REALTA'- La storia atterra davanti alla stazione Notarbartolo nel penultimo giorno del 2015. Palermo applaude il "Genio", come è stato chiamato il tram, che fa il debutto ufficiale in una piazza Boiardo gremita di gente, entusiasmo e curiosità. Alla cerimonia di inaugurazione oltre al sindaco Orlando, ci sono anche il governatore Crocetta e il ministro Delrio. Stop a cantieri e polemiche, si parte. "Palermo entra nel futuro", dice Orlando durante il battesimo dell'opera.