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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

A Palermo arrivano i manifesti a favore della pillola abortiva

I cartelloni, prima apparsi nel centro di Bologna, grazie al supporto di Cheap, arrivano oggi in città con un messaggio chiaro: "La Ru-486 non è un veleno e ti garantisce un aborto sicuro"

"Non è un veleno, il vero veleno è la disinformazione". Così recitano i manifesti della contro-campagna di comunicazione e informazione, promossa dall'associazione di promozione sociale Maghweb. I manifesti, prima apparsi nel centro di Bologna, grazie al supporto di Cheap, arrivano oggi a Palermo con un messaggio chiaro: la Ru-486, pillola abortiva, non è un veleno e ti garantisce un aborto sicuro.

"Un centinaio di manifesti-precisa una nota stampa di Maghweb - sono stati affissi negli spazi comunali di tutta la città. La campagna ha trovato l'adesione e il sostegno di varie realtà italiane, oltre che di singoli individui, tra cui: Riccardo Nuory, portavoce nazionale di Amnesty International; Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista; Maura Gancitano e Andrea Colamedici di Tlon; Valerio Nicolosi giornalista; Jennifer Guerra, giornalista e molti altri. Non è un veleno ha l'obiettivo di combattere la disinformazione, promossa dalle associazioni anti-scelta, con l'informazione scientifica e puntuale. La contro-campagna, con i suoi manifesti, intende ridisegnare lo spazio pubblico e le città per far sì che le donne e le ragazze vivano in spazi liberi da giudizi".

Cosa è successo

"In molte città italiane, a partire dal mese di dicembre 2020, sono stati affissi dei manifesti con lo slogan: 'Prenderesti mai del veleno? Stop alla pillola abortiva Ru-486, mette a rischio la salute e la vita della donna e uccide il figlio nel grembo'. I manifesti sono stati diffusi da Pro Vita e Famiglia in risposta alle nuove linee guida dell'Agenzia Italiana del Farmaco sull'utilizzo della pillola abortiva che, tra le altre cose, hanno introdotto la possibilità di prendere la RU-486 senza ricovero ospedaliero".

"Le campagne comunicative di Pro Vita non si sono mai arrestate e si fondano tuttora su opinioni prive di ogni e qualsiasi fondamento giuridico, che alimentano paura e senso di colpa - spiega Maghweb -. Basta affidarsi all'evidenza scientifica e non soffermarsi esclusivamente sugli slogan pubblicitari per capire che l'allusione al 'veleno' riferita alla Ru-486 e' una frase violenta e pericolosa, perche' veicola informazioni false, esagerate e tendenziose".

La campagna "Non è un veleno"

"'Non è un veleno' nasce per far sì che manifesti del genere non appaiano più nelle nostre città e che ogni donna possa esercitare la propria libertà di scelta senza essere fuorviata da affermazioni scorrette. La campagna 'Non è un veleno' punta su tre azioni: una comunicativa, grazie alla condivisione, su scala nazionale, di manifesti per ridisegnare lo spazio con messaggi corretti; un'azione informativa, grazie al coinvolgimento di ginecologi, medici, psicologici, ostetrici, filosofi, giornalisti e data specialist. Gli esperti hanno contribuito alla creazione di contenuti video-informativi per promuovere una sana e corretta informazione sul tema dell'aborto. Infine, un'azione legale per procurato allarme e per diffusione di notizie false, esagerate e tendenziose. La denuncia è stata depositata presso la Procura di Palermo lunedì 15 marzo. Il fac-simile elaborato da uno studio legale, è disponibile sul sito www.noneunveleno.it per chiunque vorrà attivarsi a supporto della campagna".

"Ora più che mai occorre preservare, custodire e tutelare un diritto conquistato con gran fatica, da atteggiamenti oscurantisti che vogliono inquisire e recriminare l'accesso all'aborto sicuro - spiega Maghweb -. La legge 194 tutela un diritto, riconosce l'autodeterminazione, la capacità e la competenza delle donne di decidere sulla loro gravidanza. Noi pensiamo - conclude Maghweb - che ogni donna che intenda ricorrere all'aborto, un diritto legalmente riconosciuto, debba essere tutelata, aiutata e informata e mai spaventata e ostacolata. Per questo ci auguriamo che sempre più realtà decidano di aderire la campagna ridisegnando insieme a noi lo spazio pubblico e le città".

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