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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Piero Pelù e il post della moglie sul concerto al Politeama: "La Caronia? C’è chi vede pornografia dappertutto"

Il cantante toscano difende la moglie Gianna Fratta, da poco nominata direttrice della Fondazione orchestra Sinfonica Siciliana, attaccata dalla deputata leghista per le sue parole utilizzate per pubblicizzare un concerto

Piero Pelù irrompe nella polemica "di bassa Lega" scatenata dalla deputata siciliana Marianna Caronia, che aveva definito lo spot della moglie del cantante toscano, Gianna Fratta, da poco nominata direttrice della Fondazione orchestra Sinfonica Siciliana, utilizzato per pubblicizzare un concerto al Politeama di Palermo, “parole di cattivo gusto, fuori luogo”. 

La polemica riguarda un post del 29 ottobre della Fratta che aveva detto: “Alle 21.00 stasera vi do un appuntamento amoroso. No perditempo. Solo veri interessati ad esperienze di gruppo eccitanti, appassionate e piene di musica. Tutto in diretta streaming. Non dovete fare un viaggio fino a Palermo per vivere la magia del concerto di Schumann suonato da Martha Argerich, sentire il suono dell’orchestra Sinfonica Siciliana, vedermi dirigere, ascoltare il famoso Secondo di Rachmaninov suonato da Rivera e gustarsi l’esplosione dell’Uccello di fuoco. Il tutto in diretta!". La Caronia era stata tranchant: "Parole di cattivo gusto, fuori luogo. Forse l'avrà considerata una 'simpatica' boutade pubblicitaria, ma le parole utilizzate indicano una gran confusione tra ruoli pubblici e privati". E la deputata aveva anche chiesto la "testa" della direttrice d'orchestra.

Sulla vicenda adesso è intervenuto Piero Pelù: “Eccomi qui davanti al Politeama di Palermo dopo un porno halloween con la mia porno moglie-direttrice d’orchestra Gianna Fratta che ha prima accompagnato la più grande porno pianista del mondo mai esistita, Martha Argerich, il superporno pianista Rivera e poi ha diretto la versione più porno-rock de “L’uccello di fuoco” del noto e superdotato porno compositore Igor Stravinskij”.

E ancora, incalza Piero Pelù: “Nella politica odierna di bassa lega c’è chi vede pornografia dappertutto ma non si accorge dell’oscena sfilata a Novara dei negazionisti di covid, mask, vax, green pass, cazz e mazz che si paragonano alle vittime dell’olocausto. Lo dico da anni: non sarà la fame ad ucciderci ma l’ignoranza, quella pilotata dalla stanza dei bottoni”.

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