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Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza Marina

Padre, madre e figlioletto narcotizzati e derubati: 3 fermi e 4 denunce

I malviventi - il più grande ha 24 anni - si sono introdotti nell'abitazione della famiglia in piazza Marina dalla finestra lasciata aperta per il caldo. Determinanti le immagini del sistema di videosorveglianza

La finestra lasciata aperta per il caldo, i ladri che si arrampicano ed entrano in casa narcotizzando un'intera famiglia e svaligiano l'appartamento. È quanto accaduto venerdì notte in piazza Marina. La polizia, dopo giorni di indagini serrate, ha fermato tre persone mentre altre quattro sono state denunciate.

Gli agenti della sezione contrasto al crimine diffuso della squadra mobile hanno fermato Antonino Di Fatta, pregiudicato palermitano di 19 anni, un palermitano di 15 anni e un marocchino di 14 anni. La denuncia è scattata per D.B.S., palermitana di 24 anni; due ragazzini palermitani di 15 anni. Denunciato, ma per ricettazione, Z.R., cinese di 30 anni.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia i malviventi si sono arrampicati su alcuni tubi della palazzina, hanno scavalcato la ringhiera di uno dei balconi dell’appartamento al primo piano e sono entrati in casa dalla finestra, rimasta aperta per il caldo. Una volta dentro, hanno narcotizzato padre, madre e il figlioletto di due anni. I tre non si sono resi conto di quanto stava accadendo. Hanno infatti riferito alla polizia di avere avvertito un senso di sbandamento e incapacità motoria.

I ladri hanno svaligiato l'appartamento portando via documenti e carte di credito, un computer portatile, tre telefoni cellulari, una fotocamera e altri oggetti, il tutto per un valore complessivo di circa 20 mila euro.

Gli agenti hanno analizzato le immagini registrate dalle telecamere condominiali e da quelle nelle vie limitrofe. Sono così riusciti a individuare il gruppo criminale costituito da almeno cinque persone: quattro uomini molto giovani e una ragazza con diversi tatuaggi sul corpo, specialmente uno sulla spalla sinistra, immortalato in maniera evidente. Nei pressi dell’edificio, inoltre, i poliziotti hanno ritrovato per terra due flaconi di farmaci contenenti benzodiazepine, sostanza solitamente impiegata come anestetico generale per indurre sonnolenza o mantenere il sonno.

Le indagini hanno poi permesso di rintracciare, all’ingresso della stazione centrale, una ragazza che aveva sul corpo diversi tatuaggi proprio come la donna ripresa dalle immagini del circuito di videosorveglianza. In seguito sono stati rintracciati anche i complici. In un secondo momento è stato rintracciato anche Di Fatta, rirenuto "l’organizzatore del raid". L'uomo ha ammesso la responsabilità e ha riferito di aver venduto i cellulari rubati a un negoziante di etnia cinese, successivamente identificato e denunciato.

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