Fermi in auto col passamontagna in piazza Lolli: arrestati dopo inseguimento

Quei due uomini fermi alle 20 di ieri sera, con i volti coperti da un passamontagna, all'interno di una Fiat Punto nel cuore di piazza Lolli, non sono passati inosservati. Così qualcuno ha deciso di chiamare la polizia. Quando gli agenti si sono recati sul posto non hanno trovato difficoltà a individuare i due uomini "incappucciati", fermi all'altezza del civico 3 della piazza. Dagli elementi raccolti i malviventi sembravano essere pronti per una rapina, anche se altri dettagli lasciano intendere ben altro, come le due armi cariche e senza sicura. Dunque non è da eslcudere che nei loro piani ci fosse l'intenzione di uccidere qualcuno.

Alla vista della polizia entrambi hanno cercato di fuggire a piedi, ma sono stati bloccati poco dopo, grazie anche alla collaborazione di alcuni passanti che a quell'ora affollavano la zona. Un inseguimento rocambolesco operato da un'unica volante dell'ufficio Prevenzione generale: uno dei due è stato fermato all'incrocio tra via Dante e via Brunetto Latini, l'altro invece in via Giacomo Cusmano. Poco dopo gli agenti hanno perquisito l'auto, risultata tra l'altro rubata: all'interno sono stati trovati un paio di guanti e due armi. Con buona probabilità i due stavano per andare a compiere una rapina.

Ma se così non fosse? Cosa ci facevano due uomini incappucciati, a bordo di un mezzo rubato, con due pistole cariche, senza sicura, con il colpo in canna e la matricola identificativa abrasa? Alla luce dell'omicidio avvenuto lo scorso 12 marzo alla Zisa, dove un uomo è stato freddato da due sicari, si potrebbe anche trattare di una spedizione punitiva contro qualcuno. Magari i due malviventi attendevano in auto l'arrivo di qualcuno o un segnale per procedere.