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Cronaca Politeama / Piazza Castelnuovo

Politeama, Palchetto della musica ancora nel mirino dei vandali

Nei giorni scorsi il monumento era stato ripulito dai tecnici del Comune. L'associazione Retake Palermo ha presentato una denuncia al Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico dei carabinieri

Ricoperto di scritte, ripulito, nuovamente vandalizzato. E' la sorte del Palchetto della musica di piazza Castelnuovo. Nei giorni scorsi il Comune aveva provveduto alla rimozione delle scritte realizzate da ignoti con la vernice spray ma, a pochi giorni di distanza, il monumento è stato preso nuovamente di mira. I componento dell'associazione Retake Palermo hanno presentato una denuncia al Nucleo Tutela del Patrimonio Artistico dei carabinieri.

"Qualche giorno fa - si legge sulla pagina Facebook dell'associazione - il Comune ha provveduto alla pulizia del tempietto della musica di piazza Castelnuovo deturpato da una infinità di scritte vandaliche. Bellissimo, era ora. Ma poiché a Palermo la mamma degli idioti è sempre incinta, ieri qualche incivile ha provveduto a imbrattare nuovamente il tempietto e la piazza. Stanchi di questa gentaglia che non ha rispetto dei beni pubblici, soprattutto se di interesse storico o artistico, oggi Retake Palermo ha provveduto a presentare una denuncia per 'Deturpamento e imbrattamento di beni pubblici' e 'Danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale'. Abbiamo segnalato che le scritte riportano alcuni nomi e cognomi che autocelebrano il gesto commesso e che la piazza è sorvegliata da numerose videocamere.  Ora noi non sappiamo se queste persone siano gli autori dello scempio o se siano solo vittime di incivili che si sono divertiti a scrivere i loro nomi a loro insaputa, questo sarà compito delle Forze dell’Ordine appurarlo, ma siamo sicuri che sia un fatto facilmente riscontrabile: basterà confrontare le immagini delle telecamere con le foto dei profili Facebook di queste persone, tanto per iniziare. Sempre che le videocamere siano in funzione".

"Ci auguriamo - aggiungono dall'associazione - che i responsabili possano essere rintracciati il più presto possibile e che vengano condannati a cancellare personalmente le scritte, regalando alla città il loro tempo e le loro energie, per restituire a Palermo ciò che hanno tolto, ma nel caso in cui questo non dovesse accadere invitiamo il Comune a provvedere nuovamente alla pulizia del tempietto e della piazza, nella speranza che episodi come questo non possano più accadere".

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